Politica - 16 maggio 2024, 15:15

Maxi bollette, l'opposizione vuole portare il caso in consiglio comunale ma c'è lo stop della maggioranza

Bloccate le proposte di sospensione dei pagamenti e l'istituzione di un fondo per le famiglie bisognose." Il solito tentativo di trasformare la seduta nella Santa Inquisizione", ribatte la maggioranza

Maxi bollette, l'opposizione vuole portare il caso in consiglio comunale ma c'è lo stop della maggioranza

La maggioranza rimanda al mittente la discussione in consiglio comunale di due mozioni presentate dalle opposizioni per fare fronte alle maxi bollette. Le consigliere del Gruppo misto Laura Amoretti e Silvia Mameli avevano proposto, infatti, l'istituzione di un fondo di 100mila euro per venire incontro alle famiglie in difficoltà economica, mentre l'altra parte dell'opposizione chiedeva di sospendere il pagamento fino alla pronuncia del Tar sui ricorsi. Ma nella riunione dei capigruppo che si è svolta stamattina la maggioranza ha rinviato la discussione, di fatto a dopo la scadenza dei pagamenti suscitando la reazione delle minoranze

"I cittadini di Imperia e dell’intera provincia sono giustamente preoccupati per le bollette esorbitanti ricevute da Rivieracqua, le associazioni di categoria stanno studiando come aiutare i cittadini dal punto di vista pratico e amministrativo. E la politica?", scrive sui canali social il consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco.

"Il commissariato ATO, presidente della Provincia e sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha dichiarato che 'la legge è la legge' e che le bollette vanno pagate a scatola chiusa senza nemmeno tentare di capire se il percorso che lui ha intrapreso nella sua veste di commissario ATO è regolare e ancor di più se tutela i cittadini.

Le opposizioni hanno proposto una mozione, da discutere in consiglio comunale, per chiedere all'Amministrazione, di impegnarsi affinché il Commissario ATO, sospenda il pagamento degli arretrati in attesa dei pronunciamenti del TAR e dei giudizi del giudice civile.

Oggi nella riunione dei capigruppo, preparatoria per il prossimo consiglio comunale che si terrà il 22 maggio, si è chiesto di discutere della mozione, ma la maggioranza che sostiene il sindaco Claudio Scajola ha fatto barriera opponendosi all'inserimento all'ordine del giorno, perché ha il terrore di discutere questo argomento.

Una parte della minoranza ha presentato la richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale specifico per discutere, entro 20 giorni da oggi, di questo problema che sta allarmando i cittadini.

Lascio ai cittadini le valutazioni su questo comportamento tenuto dalla maggioranza. Ancora una volta la democrazia, la trasparenza e l'assunzione di responsabilità pubblica sono un tabù!

La maggioranza, però, fa quadrato intorno al primo cittadino, presidente e commissario dell'Ato idrico. “Nella riunione odierna della Conferenza di Capigruppo- scrivono Luca Volpe, Andrea Landolfi e Giovanni Lazzarini - la maggioranza ha richiesto che la discussione sulla problematica delle famiglie imperiesi alle prese con le bollette di Rivieracqua si svolga con i giusti modi e le giuste tempistiche, anche a fronte delle soluzioni che il nostro sindaco, nella veste di presidente della Provincia e Commissario all’ATO idrico, ha annunciato di essere prossimo a presentare insieme a Rivieracqua.

Siamo consapevoli che le difficoltà economiche che le famiglie attraversano debbano essere supportate costantemente dall’impegno che tutti noi mettiamo nella cosa pubblica. Rigettiamo tuttavia l’ennesimo tentativo di trasformare il consiglio comunale nella 'Santa Inquisizione', cercando a ogni seduta pretesti per costruire processi di popolo anziché proporre soluzioni.

Questa maggioranza proporrà che si discuta la tematica in consiglio comunale per i primi di giugno, avendo in mano tutti gli elementi utili a una discussione che porti a qualcosa di tangibile e non alle mere polemiche sterili, di cui i cittadini non sentono affatto il bisogno”.

Anche il gruppo consiliare Imperia senza Padroni ha sollecitato l'inserimento urgente della questione nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Spiega il capogruppo Luciano Zarbano: "Durante la conferenza dei Capigruppo abbiamo sottolineato l'importanza di discutere il problema prima del 24 maggio, data di scadenza per i pagamenti. Ai cittadini poco importa se il problema viene affrontato dalla maggioranza o dalla minoranza. Ciò che conta è che la politica prenda coscienza del problema e si attivi prontamente per trovare una soluzione.

Non possiamo procrastinare la discussione perché il problema è adesso. Ritardare significa dimostrare superficialità e mancanza di attenzione alle esigenze dei cittadini. Sono stato subissato di richieste e lamentele, e non possiamo ignorarle. Discutere del problema dopo il 24 maggio sarebbe già troppo tardi.

Purtroppo la richiesta di inserimento della questione delle bollette non ha avuto un esito positivo. Riguardo alla richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale specifico presentata oggi da una parte della minoranza, è da osservare che la nuova riunione del consiglio comunale dovrà essere fissata entro 20 giorni (cioè entro il 5 giugno), pertanto tardiva per le aspettative dei cittadini che entro il 24 maggio dovranno prendere una decisione dalla quale difficilmente si potrà tornare indietro".

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