"Leggo con grande stupore che dopo la giusta protesta popolare da Andora a Ventimiglia per le bollette relative al consumo idrico che hanno messo in ginocchio gran parte delle famiglie e delle aziende del territorio, alcuni sindaci, tentano di scaricare le colpe della situazione attuale su soggetti terzi che hanno deciso gli aumenti", commenta tramite i propri canali social il consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco.
"Evidenzio che sono proprio i sindaci ad aver portato avanti questa politica votando favorevolmente la linea dell'attuale commissario ATO, senza mai fermarsi e dire no! Si poteva e si doveva dire no a questa schifezza, invece per convenienza politica tutti zitti e piegati al potere. Oggi che il potere sta cadendo (vedi presidente della Regione e suoi sodali) e che i cittadini stanno capendo le scelte folli portate avanti, questi cercano di scaricare le colpe su altri.
Ho sempre gridato che l'acqua deve rimanere pubblica e che c’era e c’è la possibilità che questo avvenga ancora ora. Lotterò con ogni forma di procedura sia politica sia amministrativa perché la società rimanga interamente pubblica. Auspico che venga nominato un commissario dal Ministero che possa gestire il risanamento di Rivieracqua senza bisogno dell'ingresso del socio privato che si troverebbe una società in parte sanata, con le bollette pagate dai cittadini, e dovrebbe solamente godersi i forti ricavi che l'azienda produrrà in quanto le reti principali, gli invasi di nuova realizzazione e molte riparazioni sono e saranno effettuate con soldi pubblici.
A breve si discuterà in consiglio comunale a Imperia la proposta indirizzata al sindaco, commissario Ato e presidente della Provincia di sospendere la richiesta di pagamento degli arretrati indebitamente richiesti.
Io non mollo ne vale del futuro del nostro territorio, dei nostri ragazzi, delle persone deboli e svantaggiate e delle aziende del territorio che già stanno lottando una forte crisi!".