Politica - 19 aprile 2024, 13:04

Imperia esce dal predissesto, Monica Gatti: "In caso di approvazione da parte della Corte dei conti siamo pronti a rilanciare l'Ente" (video)

Un punto molto importante che va a chiudere il percorso iniziato nel 2018", spiega l'assessora al Bilancio

Imperia esce dal predissesto, Monica Gatti: "In caso di approvazione da parte della Corte dei conti siamo pronti a rilanciare l'Ente" (video)

È stato un punto molto importante, che va a chiudere il  percorso iniziato nel 2018 e che ci vede oggi pronti a proporre alla Corte dei conti una rimodulazione del piano di riequilibrio, con la chiusura anticipata dello stesso all’anno 2023", ha commentato l'assessora al Bilancio Monica Gatti a margine della seduta del consiglio comunale in cui si è discusso anche del piano di riequilibrio.

L'INTERVISTA

"Questo naturalmente comporterà degli effetti positivi nei confronti dell’Ente, ad esempio sul piano delle assunzioni. Noi ci siamo trovati in questi anni con la mancanza di un turnover dovuta ai pensionamenti e per un Comune che è in piano di predissesto il piano assunzionale deve seguire un iter abbastanza rigido. In questa situazione siamo pronti, in caso di approvazione da parte della Corte dei conti, a rilanciare l’Ente da un punto di vista occupazionale e diventare quindi più efficienti".

Nonostante il risanamento del bilancio l’amministrazione deve essere comunque oculata nella spesa: "I bilanci passano anche al vaglio dell’organo di controllo. Abbiamo anche un collegio di revisori interno, di conseguenza la parità di bilancio dovrà essere sempre garantito. Certamente rispetto a determinate iniziative magari l‘amministrazione ha un po’ più di autonomia", prosegue Gatti.

"Il Comune di Imperia si era trovato, prima dell’amministrazione Scajola, in una situazione di criticità a livello di deficit strutturale.  C’era stato un parere della Corte di conti che evidenziava all’amministrazione di allora quale fosse la situazione critica dal punto di vista della liquidità di cassa, dell’incasso e riscossione dei residui e anche dei pagamenti e dei residui passivi.

Alla luce di queste criticità l’amministrazione di allora aveva fatto poco, non si era mossa secondo quelle che erano state le richieste della Corte dei conti. Con l’amministrazione Scajola si è valutato naturalmente di decidere se mandare il comune in default oppure seguire una strada che potesse portare al risanamento dei conti", conclude l'assessora.

Sara Balestra

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