In consiglio comunale si torna a parlare di Teatro Cavour, dopo la recente inaugurazione dei locali del Ridotto, con la mozione presentata dalla consigliera del Partito Democratico Loredana Modaffari, con cui ha chiesto i tempi per la riapertura completa dello stabile.
“Imperia gode di uno stabile di pregio dal 1871, antecedente all’unificazione di Porto Maurizio e Oneglia, un periodo florido in cui furono edificati diversi edifici pubblici -ha spiegato la consigliera Modaffari - Un teatro che ha visto applaudire cantati lirici di fama internazionale, un lustro per la città, un centro di aggregazione e cultura. Nel 2014 è stato anche inserito nel circuito della rete dei teatri storici della Liguria. Poi nel 2015 la sua storia si è fermata, la politica è rimasta sorda alle richieste legittime dei cittadini, dopo anni di annunci e promesse l’amministrazione ha tentato in ogni modo di opporsi alla discussione in consiglio comunale.
Durante le visite guidate i visitatori sono rimasti sgomenti di fronte allo spettacolo del Cavour trasformato in un bed and breakfast”.
“È difficile dare delle date, noi faremo cinque aperture da luglio, faremo dei collaudi con le persone. Un'inaugurazione per il palcoscenico che abbiamo rifatto, le prove acustiche, le luci, il cinematografo e arriveremo in autunno per una grande apertura, dove avremo anche personaggi di alto livello", ha annunciato il sindaco.
L’assessora alla Cultura Marcella Roggero: “Mi chiedo, se dal 2015 al 2018 non è stato fatto nulla, non avete notato cosa è stato fatto dopo?
Il Ridotto non è un bed and breakfast, i teatri più moderni cercano di dare ospitalità alle compagnie e noi abbiamo intenzione di far fermare tante compagnie. Il teatro potrà essere un teatro di produzione, un teatro per la prosa, per l’opera lirica, avremo un palcoscenico più ampio, un tappeto danza. Avremo un cinema di ultima generazione potrà essere a due altezze differenti e si potranno fare conferenze importanti.
Non abbiamo messo delle troppe a un teatro chiuso perché non adeguato alle normative, abbiamo rifatto un teatro, con attenzione infinita al restauro e al dettaglio. Ci abbiamo messo il giusto tempo".
L'assessora si è espressa anche sulla futura gestione del Teatro: "Rispetto alla gestione, troveremo la soluzione migliore, come per i musei (dove si ha un partenariato pubblico-privato), sceglieremo con coscienza per il bene della città e del teatro, senza farci condizionare dalla scelta più semplice o senza cercare consenso immediato".