Ospite dell’ultima seduta della Commissione speciale sanità è stata la nuova dirigenza dell’Asl 1: la direttrice generale dell’Asl 1 imperiese Maria Elena Galbusera, il direttore sanitario Roberto Predonzani, il direttore amministrativo Michele Bivio e il direttore sociosanitario Fabrizio Polverini.
L'INTERVISTA
Un incontro, introdotto dal sindaco di Imperia Claudio Scajola, “Volto a dare una un doverosa informativa alla commissione su quella che è lo stato dell’arte della nostra sanità”, ha specificato il presidente della commissione Antonello Ranise.
"Il settore a cui sono delegata è un settore che richiede tutti i giorni rapporti con l'Asl, con cui stiamo attivando progetti riguardanti ad esempio la disabilità e l'assistenza in loco per anziani soli", ha aggiunto l'assessora alla Comunità solidale Laura Gandolfo.
“Noi addetti ai lavori abbiamo una visione dall’interno e ascoltiamo con piacere i programmi per il futuro. Ogni giorno ci misuriamo con carenze strutturali, la principale è sicuramente la mancanza di organico”, ha aggiunto Alessandro Casano, vicepresidente della commissione e chirurgo ospedaliero.
Durante l'incontro si è parlato dello stato attuale dell’ospedale cittadino in cui sono in corso lavori di ristrutturazione necessari per sopperire alla vetustà della struttura. In particolare, gli interventi in corso riguardano la stabilizzazione dei pilastri, il rinnovamento dei reparti di degenza, la ristrutturazione del pronto soccorso (che dovrebbe terminare entro il 2024), le modifiche al nuovo gruppo elettrogeno e la realizzazione dell’ospedale di comunità. Inoltre, si è parlato dell’ospedale di Bordighera, un “ospedale pubblico gestito da un privato”, dove entro il 30 aprile è prevista l’apertura di un nuovo pronto soccorso.
Infine, altro punto affrontato è stato l’ospedale unico. Dai dati riportanti durante la seduta la struttura sarà un DEA di I livello, conterrà 618 posti letto e le seguenti attività: pronto soccorso, blocco operativo (almeno 7 sale operatorie), blocco endoscopico (almeno 5 sale endoscopiche), blocco parto (almeno 5 sale parto/travaglio e 1 sala operatoria), diagnostica per immagini: 3 TAC, 2 RMN, 4 sale angiografiche, 2 acceleratori lineari, 4 diagnostiche radiologiche, 4 ambulatori ecografici, 3 mammografi, 2 Moc, un'area di laboratorio dotata di laboratorio di patologia clinica, laboratorio di microbiologia, anatomia patologica, centro trasfusionale.
Le domande, emerse a margine della discussione, dei consiglieri Ivan Bracco, Lucio Sardi, Luciano Zarbano e Andrea Landolfi hanno riguardato criticità particolarmente sentite dalla cittadinanza, come la carenza di medici e la relativa necessità di ricorrere a cooperative, le liste di attesa, l’accesso al pronto soccorso.
Maria Elena Garbusera, ha specificato: “L’ospedale unico rappresenterà un’importante svolta nell’organizzazione del servizio sanitario nel ponente ligure e nella provincia di Imperia, nel frattempo la qualità della prestazione sanitaria deve essere garantita. La questione tempi di attesa è una questione annosa e complessa che necessita di una riflessione a trecentosessanta gradi e solo una piccola parte del percorso può essere gestito dalle singole aziende. Per gestire in modo efficace il problema serve una sinergia tra diversi attori che lavorano nel sistema a partire dal medico di medicina di base fino alla struttura privata accreditata, Regione che coordina e monitora il percorso sanitario.
In merito alla carenza di personale ha aggiunto: “La difficoltà di reperimento e reclutamento del personale e di fidelizzazione del personale che viene reclutato con un turn over alto, attività indefessa nella selezione di personale, e nonostante la fatica che facciamo gli esito non sono soddisfacenti tali da consentirci di evitare il ricorso a forme di lavoro diverse dal personale strutturato. Il ricorso alle cooperative che diventa una scelta obbligata oggi se non vogliamo chiudere i reparti. Il ricorso alla cooperativa è piuttosto esteso abbiamo molti reparti ospedalieri, abbiamo indetto una gara europea che prevedeva sette lotti nella propria previsione, struttura programmatoria, e abbiamo ulteriormente indetto una gara altra per poter aggiudicare l’appalto di ginecologia di ostetricia di Sanremo. I costi incidono in modo significativo sul bilancio Asl, a pieno regime nell’arco di un anno l’entità della spesa è nell’ordine dei dieci milioni euro".
In particolare i reparti in cui oggi sono attive le cooperative sono: anestesia e rianimazione di Sanremo, ostetricia e ginecologia di Imperia e Sanremo, la medicina interna, la psichiatria, cardiologia, emergenza urgenza di Sanremo e Imperia, medicina del lavoro e medicina penitenziaria.
Infine, sulle difficoltà di accesso al pronto soccorso: "Il pronto soccorso di Imperia al momento i percorsi attivabili non sono così numerosi per via dei lavori che si stanno ultimando. Alcune iniziative sono state intraprese come il ‘fast track’, il percorso velocizzato di un paziente, ad esempio quello pediatrico o ginecologico ostetrico. Quando il pronto soccorso sarà disponibile nella sua completezza sarà possibile pensare a percorsi diversificati per pazienti con diversi gradi di priorità, il paziente in codice bianco o verde potrà avere un percorso separato dal paziente con codice di maggiore gravità. A livello regionale è in corso di studio e di sperimentazione un progetto chiamato ‘see and treat’ che prevede la presa in carico di paziente con minore gravità direttamente da infermieri".