“Le dimissioni di Stefano Pugi dalla presidenza dell’Isah? Sono contrario, attendiamo gli sviluppi dell’inchiesta della magistratura”. Il “caso Villa Galeazza” ha tenuto banco nella riunione della commissione sanità presieduta dal consigliere del gruppo Insieme Antonello Ranise: “La magistratura sta indagando su fatti che possono essere penalmente rilevanti e gravi. Molti operatori, la maggioranza, sono persone affidabili e dare un giudizio definitivo prima che si siano accertate le responsabilità mi sembra inopportuno e fuori luogo. Mi astengo dal giudicare, non mi piace quando il giudizio viene fatto aprioristicamente e dato, non nei tribunali, ma nei tribunali mediatici”, sottolinea Ranise che continua: “È un vizio italiano, che spesso si lega all’opportunismo e alla strumentalizzazione politica, per cui i giudizi e le condanne vengono fatte sui giornali e sui media e non nelle sedi opportune. In passato, in città e non solo, ci stati episodi ben noti in cui da alcune indagini sovraesposte mediaticamente il tutto si è concluso con un nulla di fatto”.
Dalla discussione sono emerse diverse proposte: “È sempre importante confrontarsi – sottolinea Ranise -. Non ho nessuna preclusione ad ascoltare gli attori interessati dalla vicenda, tra cui le famiglie, che possono essere fonte di suggerimenti e confronto per quanto riguarda la struttura. I consiglieri Luca Volpe e Alessandro Savioli hanno proposto un confronto con l’Asl, valuteremo quali saranno le modalità più opportune per farlo. Quello che, invece, non ritengo di nostra competenza, è fare un sopralluogo, ci sono istituzioni preposte per farlo e accoglieremo i rilievi di cui si faranno portatori”.
“A margine della seduta si è parlato anche dell’opportunità delle dimissioni del presidente dell’Isah, Stefano Pugi. La discussione non riguarda assolutamente la commissione sanità, ma sarà materia di discussione in consiglio comunale. Dico però subito con chiarezza che sono contrario sia dal punto di vista di vista politico che concettuale. Devo oltretutto rilevare che il presidente Pugi si è contraddistinto per essersi fatto promotore di videocamere all’interno della suddetta struttura. Ciò è un segno evidente di trasparenza e di buona amministrazione”.
“La commissione si è resa disponibile ad approfondire ulteriormente l’argomento così come altri argomenti di interesse sociosanitario -così aggiunge Ranise - Le responsabilità di eventuali comportamenti devono essere indagate da chi di dovere, noi dobbiamo fare luce sull’aspetto politico ed eventualmente valutare solamente questo aspetto della gestione dell'Isah e delle altre strutture sociosanitarie che sono operanti nella nostra città”.
Altro tema affrontato in commissione è stato l’installazione dei defibrillatori nelle frazioni della città: “Una proposta, del consigliere Paolo Ornamento, apprezzata all’unanimità. Da questo punto è nata una discussione molto proficua e condivisa su come questi strumenti verranno installati e su come fare in modo che siano sicuri al cento per cento nel loro utilizzo. In particolare, i defibrillatori che verranno installati sono DEA ossia semiautomatici, in grado di diagnosticare aritmie ed erogare la terapia.
In presenza dell’assessore al Sociale Laura Gandolfo, oltre che dell’assessore alle Frazioni Mattia Sasso, credo si possa ottenere un’ottima sinergia per portare al termine questo importante progetto che i n altre città ha già avuto un riscontro positivo. Forse anche per deformazione professionale penso che anche salvare una sola vita in più grazie a questi dispositivi sia un grandissimo successo perché la vita umana non ha prezzo. Ne approfitto per ringraziare le pubbliche assistenze, in particolare la Croce Bianca di Imperia che si è resa disponibile a fare corsi per formare e sensibilizzare la popolazione su un tema di così grande importanza.
Rendere la città più sicura anche dal punto di vista sanitario e della rete emergenziale deve essere una priorità che so essere condivisa in prima persona anche dal sindaco Scajola”, conclude Ranise.