Situazione meteo che resta in linea con il bollettino di ieri giornata culmine dell'avvezione subtropicale che per tre giorni ha abbracciato l'intera Penisola. Ieri, e posso confermarlo di persona, temperature elevate soprattutto nell'interno. All'ora di pranzo a Triora, durante uno dei soliti allenamenti in bicicletta, temperatura praticamente estiva, tanto da fare l'intera discesa senza nessuna copertura antivento.
Durante i 100 km percorsi, clima più fresco lungo la costa per l'effetto calmiere marino e un levantino piuttosto fastidioso chiaramente avvertibile da Ovest a Est. Esaurito questo capitolo, si aprono 48 ore di stampo diverso.
L'area più fresca in arrivo dall'atlantico scaverà una bassa pressione su Mar Ligure e Costa Azzurra che porterà precipitazioni nella giornata odierna ma proseguirà anche domani quando soprattutto il vento tornerà protagonista.
L'attività connettiva potrebbe generare temporali soprattutto nell'interno della nostra provincia. Temperature che torneranno a calare. Instabilità praticamente sino alla tarda mattinata di giovedì. Si tratterà però di una toccata e fuga. Soprattutto da venerdì tornerà protagonista la solita Star meteorologica: l'anticiclone africano. Come avevo accennato nei giorni scorsi non mi fidavo affatto di quella proiezione riguardante un affondo Artico a metà mese.
Lo stesso quando incrocerà le Alpi metterà la freccia a sinistra e quasi sicuramente si dirigerà nei Balcani. Insomma come amo ripetere mai fidarsi quando il Gobbo è nei pressi.
Da venerdì temperature in rapida risalita, decisamente più importante rispetto a quelle di questi giorni. L'anticiclone sarà pessimo perché pare installare il proprio quartiere residenziale sulla penisola iberica. Si tratta della configurazione peggiore che possa capitare, responsabile in periodo estivo delle ondate di calore più importanti.
Ribadisco il concetto, siamo ad aprile e questi scenari non hanno alcun senso logico. Poi possiamo dire tutto e il contrario di tutto ma più che le carte ho sempre cercato di cogliere quei segnali che in 13 anni di alpinismo ho avuto modo di osservare in alta quota.
Dieci anni fa, nelle mie serate in giro per l'Italia, ipotizzavo situazioni che oggi sono diventate reali. Allora c'era molto scetticismo, c'era il solito ritornello dei cicli, ma quando nel giro di pochi anni vedi le montagne cambiare completamente aspetto ancor peggio che se fossero state da un chirurgo estetico, qualche domanda te la poni e trovi anche la risposta.
Appuntamento a domani per aggiornare la situazione