Politica - 11 marzo 2024, 15:51

Caso Auricchia, i Giovani Democratici: "Il preside si prenda la responsabilità delle proprie parole"

"Ci auguriamo possa ritrovare la consapevolezza dei propri pregiudizi e delle proprie mancanze di educazione", commentano i GD di Imperia

Caso Auricchia, i Giovani Democratici: "Il preside si prenda la responsabilità delle proprie parole"

Se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro”.

Queste sono le parole del Preside del Liceo Vieusseux di Imperia, Paolo Auricchia, in merito all’incidente che ha visto la guardalinee Guadalupe Porras andare a sbattere contro una telecamera, durante una partita di calcio della Liga, provocandosi una ferita sanguinante sul volto. 

Come Giovani Democratici della Provincia di Imperia non possiamo tacere. Il commento del Preside Auricchia non è isolato. La vicenda, come è noto, ha visto un’ondata di commenti permeati dalla discriminazione di genere e dalle battute sull'idoneità delle donne a intraprendere attività considerate "non adatte a loro". Ci chiediamo come sia possibile che un commento così deplorevole e vergognoso possa essere stato pronunciato proprio da un dirigente scolastico.

Lo stesso Preside ha poi replicato, con le seguenti parole, a chi evidenzia il carattere discriminatorio, maschilista e patriarcale delle sue parole: “Questo è libero pensiero e si devono accettare le opinioni di tutti, senza insultare nessuno. Oltretutto sui social si scrive un po' di tutto. Non capisco tutto questo clamore". Insomma, è proprio il caso di dirlo, la pezza è quasi peggio del buco. 

L’uguaglianza, la dignità, l’empatia, l’inclusione, l’equità e l’educazione alla non discriminazione dovrebbero essere le qualità che un dirigente scolastico è chiamato ad incarnare, proprio per il fondamentale ruolo sociale che ricopre. Il Preside Auricchia si prenda la responsabilità delle sue parole e ci auguriamo possa ritrovare la consapevolezza dei propri pregiudizi e delle proprie mancanze di educazione, invitandolo a lavorare per superarle, mantenendo una mente aperta e pronta ad apprendere dagli altri. Ce lo auguriamo per lui, ma soprattutto per la comunità scolastica che egli dovrebbe rappresentare con orgoglio, a cui va tutta la nostra vicinanza. 

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