Piano parcheggi a Imperia, il Pd: "Manca una strategia"

Di recente sul post di un concittadino imperiese che pubblicava questa foto (che non ha bisogno di commenti) sul disastro del sedicente "piano parcheggi della giunta, è comparso un breve ma illuminante commento del nostro primo Cittadino.

"Obiettivo quasi raggiunto". Ci siamo chiesti, non da soli, cosa significasse.

Tra le ipotesi che, a fatica ci sono venute in mente, le più credibili sono parse "migliorare le prestazioni sportive degli imperiesi costretti a fare lunghi percorsi a piedi per parcheggiare in stalli bianchi e raggiungere il posto di studio o di lavoro", "creare ampi spazi vuoti contrapposti a zone occupate dalle auto per realizzare un palcoscenico ad uso del fotografo ufficiale del comune", "mantenere parcheggi riservati per il codazzo di tecnici e amministratori in centinaia di sopralluoghi" o infine "far fallire Go Imperia".

Poi abbiamo realizzato che il cosiddetto Piano parcheggi è solo "tattica" e per la giunta non resta che andare avanti: anche se questa è un'immensa sciocchezza si farà lo stesso.

Quella che proprio manca in questa vicenda è la "strategia". Non esiste, lo ripeteremo fino alla nausea, un piano per la mobilità sostenibile, come avviene in moltissimi Comuni capoluogo italiani.

Servono parcheggi di cintura, una mobilità interna degna di questo nome, abbonamenti a prezzi accessibili per i residenti e i lavoratori, va sviluppata la mobilità senza auto e il pulmino a guida autonoma non solo avrà un impatto modesto ma anche costi abnormi.

Insomma, giustissimo opporsi a questa operazione fallimentare e sbagliata, ma per trasformare Imperia in una città sostenibile e moderna la strada è lunga ed esattamente opposta a quella intrapresa.