Il sindaco Claudio Scajola ha indetto per giovedì 29 febbraio, alle ore 13, in accordo con il presidente del consiglio Simone Vassallo e i presidenti delle Commissioni, Debora Bellotti e Davide La Monica, il primo tavolo di contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata.
La decisione del primo cittadino, però, ha innescato rivendicazioni di esponenti di destra e sinistra. La Monica ha, così, stigmatizzato le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione Bracco, Bozzano e Modaffari: "Hanno cercato goffamente di prendersi meriti che assolutamente non hanno in relazione alla convocazione del tavolo contro la criminalità organizzata. Trovo strano che, prima, prima interloquito con la loro collega del Partito democratico Debora Bellotti, la quale li avrebbe sicuramente resi messi al corrente di quanto era già stato fatto".
A La Monica ha replicato Bracco: "La sua nota relativa alla convocazione del tavolo della legalità, tanto vergognosamente osteggiato dai suoi vicini di banco, conferma da un lato la sua immediata adesione alle indicazioni (ordini) del sindaco, che riesce, però, ad eguagliare solo in protervia, dall’altro il maldestro uso di una strategia politica cara alla sua attuale compagine, finalizzata al mantenimento del controllo, quella del 'divide et impera'”.
A cercare di mettere ordine sono state le consigliere dl Gruppo Misto Laura Amoretti e Silvia Mameli, grazie alla mediazione delle quali, il Tavolo è stato approvato dal consiglio comunale dopo un muro contro muto tra maggioranza e opposizione: "Come consigliere del gruppo misto accogliamo con soddisfazione la convocazione del Tavolo di contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata. La nostra proposta di mediazione , durante il consiglio dello scorso 30 ottobre, riuscì a superare contrapposizioni che sembravano irrisolvibili".
"Oggi ci adopereremo con altrettanta determinazione affinché il compito primario della lotta alle organizzazioni mafiose sia fattore di un lavoro proficuo e condiviso che superi barriere ideologiche, politiche e tutti i personalismi di sorta quali quelli, fuorvianti o celebrativi, di cui leggiamo in queste ore. Imperia merita il meglio di noi tutti consiglieri di minoranza e maggioranza”, hanno concluso Mameli e Amoretti.