Gli agricoltori indipendenti imperiesi, riuniti nell’associazione “Salva taggiasca”, auspicano che la protesta dei trattori, approdata anche nella nostra provincia, porti alla luce il problema dell’acqua, ad uso irriguo e zootecnico, che interessa il nostro territorio.
"Ad oggi, non sono mai stati introdotti acquedotti irrigui per uso agricolo, rendendo necessario l’utilizzo di acqua potabile per uso irriguo -scrivono gli agricoltori in una nota - Questo costituisce un problema, dal momento che l’Ato idrico ha deciso di triplicare il costo dell’acqua a uso agricolo, introducendo la tariffa unica provinciale: questo implica costi proibitivi per le aziende che possono arrivare fino a 20 o 30 mila euro all'anno. Le conseguenze di questa misura adottata sono l’abbandono dei terreni e l’aumento dei costi, fuori dal mercato, per il settore agroalimentare e floricolo.
Auspichiamo che questa criticità che riguarda la provincia di Imperia emerga con la protesta dei trattori, a cui ci uniamo".