Non è possibile parlare di futuro senza conoscere il passato. Un passato che Anna Maria Peroglio Biasa riporta alla memoria anche tra i giovani delle scuole di tutta la provincia imperiese in qualità di vicepresidente delle sezioni di Savona e Imperia dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati).
“Mi attengo alla storia testimoniando i fatti – afferma la vicepresidente – E, nonostante la storia a quanto pare, non ci abbia insegnato niente, trovo grande e convinta rispondenza tra i giovani delle scuole dalla scuola primaria fino all’Università”.
Interventi che non si inquadrano soltanto nel “Giorno della memoria” del prossimo 27 gennaio ma che sono appuntamenti frequenti e costanti con i giovani.
“I ragazzi sono coinvolti, lo ribadisco, – tiene a precisare - tanto è vero che gli studenti del Liceo Scientifico hanno partecipato al 'Viaggio della memoria' nel campo di prigionia a Mauthausen e, al loro ritorno senza alcun invito, hanno raccontato la loro esperienza agli alunni di terza madia dell’Istituto Comprensivo Littardi di Imperia”.
E forse i giovani sono più informati dei loro genitori. “In effetti – sottolinea la vice presidente – il problema, in questo caso, è la disinformazione, moltissimi italiani e, in particolare tanti imperiesi, non conoscono queste vicende nei loro risvolti più nascosti”.
Infatti, esistono storie che spesso emergono nei suoi incontri. “A volte – racconta la Peroglio Biasa – trovo un ragazzo che ricorda suo nonno deportato e ritornato a casa mentre ben pochi sanno dei campi di deportazione a Pieve di Teco e a Vallecrosia”.
Comunque nelle scuole rivierasche esiste una notevole accoglienza della storia nelle sue vicende più tragiche. “In tutte le città della provincia, – conclude – da Imperia a Bordighera e Sanremo, incontro studenti attenti e molto disponibili ad ascoltare un passato che non deve più tornare”.