La frazione di Castelvecchio di Imperia, collocata su un rocca all'imbocco della valle Impero, già in età remota, oltre ad essere luogo di transito, era probabilmente anche zona abitata.
Quando nel IIº secolo a.C. Roma sottomise i Liguri di Occidente, la via Eraclea di memorie mitiche, se pur storicamente di origine fosse forse alto ligure e fenicia, cambiò il suo nome in Aurelia in omaggio al celebre censore romano Aurelio Cotta.
Con il trascorrere dei secoli, sono da ricordare le testimonianze relative ai rapporti tra il territorio di Oneglia, i Savoia e Genova, per arrivare a notizie più recenti come il terremoto disastroso del febbraio 1887 e l'unificazione dei centri del 1923, che vide la nascita di Imperia città e capoluogo di provincia.
Molti studi effettuati sugli edifici, in particolare quelli quelli religiosi, hanno posto in luce il senso di appartenenza che questi rappresentano, voluti fortemente dalla popolazione che in essi si identificava dall' inizio per dare a sé un segno distintivo del proprio livello sociale ed economico. E pur con questo atteggiamento conservativo nella costante ricerca della dignità nella identità, il nucleo delle famiglie di Castelvecchio ha legato nei secoli il proprio destino a quello delle diverse civiltà e potentati che nella storia si sono avvicendati in questo crocevia di genti ed influenze.
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