- 01 dicembre 2023, 10:37

Sanremo: nuovo intervento chirurgico per Alberto Scagni, intanto gli inquirenti passano al setaccio la sua cella

Il 43enne genovese condannato a 24 anni e 6 mesi per l’uccisione della sorella Alice resta in coma farmacologico all’ospedale ‘Borea’ in attesa dell’operazione

Alberto Scagni in tribunale a Genova

Alberto Scagni in tribunale a Genova

Restano gravi le condizioni di Alberto Scagni, il 43enne genovese in coma farmacologico da oltre una settimana all’ospedale ‘Borea’ di Sanremo dopo essere stato violentemente pestato nella sua cella nel carcere di Valle Armea. È condannato a 24 anni e 6 mesi per l’omicidio della sorella Alice.

Scagni è stato sottoposto al primo intervento al volto nelle ore successive al ricovero e, ora, dovrà subire una seconda operazione, questa volta alla gola. Slitta ancora, quindi, il suo risveglio dal coma indotto. Poi sarà trasferito al reparto maxillo-facciale dell’ospedale ‘San Martino’ di Genova.

La situazione clinica del paziente è stabile e gli esami effettuati nella giornata di ieri hanno avuto un riscontro positivo - si legge in una nota di Asl1 - Scagni subirà un intervento chirurgico da parte di un professionista medico dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Il paziente rimane ricoverato e sedato all'ospedale 'Borea' fino all'intervento”.

Stando a quanto ricostruito, i due compagni di cella marocchini lo avrebbero pestato violentemente anche con sedie e sgabelli provocandogli gravissime lesioni al volto. Proprio per completare la ricostruzione dei fatti, nelle ultime ore gli inquirenti hanno svolto un sopralluogo all’interno della cella del carcere di Valle Armea dove Scagni era rinchiuso insieme ad altri tre detenuti, due marocchini e un italiano. Sui muri gli schizzi di sangue che testimoniano la violenza dell’aggressione da parte dei due stranieri, probabilmente ubriachi dopo aver bevuto alcolici autoprodotte facendo macerare la frutta. Sul caso è stato aperto un fascicolo per tentato omicidio.

Pietro Zampedroni

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