- 29 novembre 2023, 15:13

Alberto Scagni resta in coma farmacologico: troppo gravi le ferite al volto

Slitta ancora il risveglio del 42enne pestato e torturato nel carcere di Valle Armea. Poi sarà trasferito nel reparto maxillo-facciale del 'San Martino' di Genova

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

L'ospedale 'Borea' di Sanremo

Alberto Scagni resta ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale 'Borea' di Sanremo. Il 42enne genovese, condannato a 24 anni e 6 mesi di carcere per avere ucciso la sorella Alice nel capoluogo ligure il 1° maggio del 2022, è in condizioni definite “gravi, ma stabili” e i medici dell’ospedale matuziano hanno ritenuto opportuno mantenere la sedazione sino a quando non sarà possibile svegliarlo senza rischi. A quel punto è altamente probabile che verrà trasferito nel reparto maxillo-facciale dell’ospedale 'San Martino' di Genova.

Scagni è in coma farmacologico dalla notte tra mercoledì e giovedì scorsi in seguito al violento pestaggio a opera di due suoi compagni di cella. Il killer di Alice Scagni era detenuto nel padiglione Z del reparto C, quello riservato ai detenuti che necessitano di protezione, ma non era solo in cella. Due detenuti marocchini lo hanno sequestrato all’interno e lo hanno picchiato a colpi di sedie e sgabelli, mentre il quarto compagno di cella, un italiano, è stato chiuso in bagno.

Portato al 'Borea' in codice rosso, Scagni è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per le fratture e i traumi riportati al viso. I due aggressori sono stati trasferiti, mentre la Procura di Imperia ha aperto a loro carico un fascicolo per tentato omicidio. Il garante per i diritti dei detenuti della Liguria, Doriano Saracino, si è interessato al caso effettuando un sopralluogo a Valle Armea, dove Scagni era stato trasferito dopo l’aggressione subita nel carcere genovese di Marassi.

Pietro Zampedroni

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