“La delibera di aumento di capitale di Riviera Trasporti approvata dal Consiglio Comunale è stata l’occasione per ribadire la posizione del gruppo del Partito Democratico imperiese sul sistema di trasporto in Provincia di Imperia”.
Interviene in questo modo il PD imperiese, che prosegue: “La sequela di errori del passato parte dalla vicenda degli autobus ad idrogeno costati oltre 7 milioni di euro e, di fatto, mai usciti dai depositi per arrivare alle proroghe unilaterali della Provincia nei confronti della società senza rivalutare il costo del servizio. Errori che hanno portato ad un servizio carente sul territorio, continui tagli alle corse e disagi per gli utenti. RT oggi percorre con i propri mezzi poco meno di 6 milioni di chilometri all’anno, con contributi regionali che superano di poco gli 11 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.90 euro per ogni km percorso”.
“Se consideriamo che il costo standard per il Ministero dei Trasporti è di 2,6 euro a chilometro con una semplice operazione matematica ne ricaviamo che sarebbe necessario ridurre di circa un quarto il totale le corse: cosa che peraltro avviene giornalmente per effetto delle carenze di personale e dello stato di degrado dei mezzi. Una serie di non-scelte è stata la costante di questa vicenda: le ricapitalizzazioni societarie, negli scorsi anni, sono state realizzate con l’alienazione di immobili e non con “denaro fresco” mentre la Regione non ha mai incrementato il contributo a favore del bacino imperiese che rimane inadeguato nonostante fosse chiaro lo stato ‘comatoso’ del servizio”.
“L’amministrazione non perde occasione per rimarcare le scelte errate di chi l’ha preceduta - ha chiosato Edoardo Verda - ed ora è sin troppo facile rammentare gli sprechi figli delle scelte operate da questa parte politica che ci hanno portato fin qui: dagli autobus ad idrogeno mai utilizzati agli incarichi di direttore della società a suon di centinaia di migliaia di euro. Abbiamo sottolineato come applicando i costi standard del Ministero con le somme attualmente a disposizione sarebbe necessario tagliare circa un milione e mezzo di chilometri, con la conseguenza di eliminare o ridurre pesantemente in particolare le linee interne. Siamo in presenza di un servizio scadente, di lamentele degli utenti, di soppressioni sistematiche delle corse, in sostanza di una situazione strutturalmente deficitaria. Noi crediamo che la soluzione passi per la gestione ‘in house’, come sta avvenendo nelle altre realtà liguri e per la rinegoziazione del contributo regionale che attualmente non garantisce un livello di servizio adeguato”.