Il Piano Socio Sanitario regionale e le tante ‘magagne’ della sanità nella nostra provincia sono state al centro del convegno, organizzato dal Partito Democratico alla Federazione Operaia, oggi pomeriggio a Sanremo per fare un'analisi della situazione ligure.
Tra i relatori il Consigliere regionale Enrico Ioculano, che ha aspramente criticato il Piano Socio Sanitario: “Lo contestiamo perché non risponde a quelli che sono i problemi che i cittadini constatano tutti i giorni, tra liste d’attesa e carenza di personale. Non c’è una programmazione della gestione della sanità, ma è una fotografia dello stato attuale delle cose. Noi affrontiamo le carenze e, contestualmente facciamo delle proposte. Nel piano la parte sociale è inesistente con persone non auto sufficienti che non hanno sostegno. Come non ci sono risposte su mancati finanziamenti e sulla carenza del personale. Noi ci chiediamo cosa sia stato fatto a fare, ma è un documento ‘volutamente’ vuoto”.
Uno dei problemi più importanti della nostra provincia è sicuramente il Saint Charles di Bordighera: “Noi sulla gestione del pronto soccorso abbiamo sempre avuto grosse perplessità e dovrebbe sempre essere pubblica. Ormai la gestione è stata assunta ma siamo preoccupati per la tutela e la sicurezza dei malati, che faranno riferimento al pronto soccorso, quando potenzialmente potrebbero essere più gravi e far riferimento a Sanremo o Imperia”. Sull’ospedale unico? “Mi sto battendo da quando sono entrato in Regione perché si avanzi e si posi la prima pietra. L’ultima Interrogazione è di pochi giorni fa e non ho ancora avuto risposta mentre a quella di Luglio mi è stato detto che si attendeva il piano urbanistico di Taggia e si stavano facendo verifiche sulla progettazione. Ma stiamo aspettando da 8 anni e sento solo parole dalla Giunta Toti. L’ospedale unico è la sola soluzione per essere attrattivi verso i medici e per farli lavorare in un ambiente valido e funzionale. Si stanno perdendo risorse sul territorio e dobbiamo avere la capacità di unificare e centralizzare il tutto”.
Con il probabile candidato a sindaco del centrosinistra, Fulvio Fellegara, abbiamo parlato del punto nascite dell’ospedale ‘Borea’ di Sanremo: “E’ stata una vicenda dai tratti grotteschi, con un investimento da 5 milioni. Si era detto che doveva essere un punto unico a Sanremo senza doppioni e in attesa dell’ospedale unico. Quando è stato il momento di tornare nella città dei fiori, ci hanno detto che rimaneva ad Imperia. Ora ci sono molti punti interrogativi, tra cui il personale che, tra l’altro, il Piano Socio Sanitario non risolve. Ci chiediamo come e quando si potranno sdoppiare i reparti e come sarà fatta la selezione del personale. Siamo perplessi sia per la gestione futura che per le risorse, dopo aver fatto un investimento importante ed aver cambiato più volte idea. Anche se non è la sola, seppur la più evidente”.
Molto chiaro e diretto il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Natale, sulla situazione della sanità in Liguria: “E’ un disastro e bastano due dati: agende chiuse per fare le visite e fughe in altre regioni che valgono 52 milioni di euro l’anno, pagati dai liguri senza il corrispettivo dei servizi. Abbiamo fatto uno studio, secondo il quale più di 90mila cittadini liguri rinuncia a curarsi, confermato da un altro della Cisl. Bisogna finanziare l’assunzione di personale senza dimenticare le strutture che, tranne alcune eccellenze, sono da terzo mondo. La Regione è incapace ad usare i soldi del Pnrr, come ad esempio le ‘Case di Comunità’ che sono dei gusci vuoti perché non si pensa a come riempirli. Infine la ‘telemedicina’ che ha importanti risorse che non vengono spese e che servirebbero moltissimo, soprattutto per i piccoli comuni dell’entroterra. Dopo 8 anni il bilancio è assolutamente negativo”.