Si è riunita oggi la Commissione Speciale Sanità, un incontro dedicato alla situazione sanitaria in provincia, convocazione richiesta dal gruppo consiliare Imperia Rinasce.
Come ha specificato Antonello Rainise, presidente della Commissione, il ruolo di questa è soprattutto informativo e propositivo: “Sicuramente non si può risolvere il problema della sanità in città, il Comune ha un ruolo limitato”.
L’iniziativa su cui si è concordato è quella di un incontro, concentrato su temi specifici, con il direttore generale dell’Asl Luca Stucchi.
La proposta è stata avanzata dal capogruppo di Imperia Rinasce Ivan Bracco: “Noi chiediamo una riunione con il direttore generale dell’Asl, per avere informazioni sulla situazione reale, quali sono le attese nei pronto soccorso di Imperia, Sanremo e Santa Corona, quali sono le liste di attesa per gli esami specialistici, come vengono scelte le cooperative, conoscere il numero dei medici di famiglia nel distretto sociosanitario imperiese e la situazione della psichiatria di Imperia su cui abbiamo ricevuto diverse segnalazioni.
È indispensabile per avere una panoramica della situazione e capire cosa si possa fare”.
Ha aggiunto il consigliere Lucio Sardi, (Alleanza Verdi Sinistra): “Si ha il dovere di conoscere la situazione e poi di capire come si può agire. Per conoscere è utile un confronto con diversi punti di vista: il direttore sanitario, medici, infermieri, organizzazioni sindacali, organizzazioni che si occupano dei diritti dei malati”.
La Commissione è stata occasione anche per ricordare il quadro della sanità sia a livello nazionale che locale: “Le due criticità principali, che si riscontrano a livello nazionale -ricorda Rainise- sono la scarsa valorizzazione del personale e la mancanza di fondi”.
Il vicepresidente della Commissione, Alessandro Casano, si è invece espresso critico sull’ospedale di comunità che, come ricordato dal consigliere Luca Volpe, verrà realizzato nella palazzina adiacente all’ospedale di Imperia: una struttura dedicata all’assistenza intermedia e gestito da infermieri.
Centrale tra i problemi la mancanza di personale, il consigliere di Imperia senza padroni Luciano Zarbano ha fatto una proposta a riguardo: “Prendendo spunto da altre professioni, come i magistrati, si può pensare a incentivi, in termini di stipendio o di carriera, per i medici che decidono di lavorare a Imperia”.
Ranise ha controbattuto: “Non è una strada percorribile, i contratti sono nazionali. Le soluzioni ad oggi sono rivolgersi alle cooperative (a cui è destinata una spesa annuale di 22 milioni per la nostra Asl) o ricorrere ai medici a gettone".
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