Al Direttore - 06 novembre 2023, 15:26

Previsioni meteo e allerte: un nostro lettore "Perchè non lasciare aperte le scuole senza obbligo di frequenza?"

Previsioni meteo e allerte: un nostro lettore "Perchè non lasciare aperte le scuole senza obbligo di frequenza?"

Un nostro lettore, Andrea Mazzocchi, ci ha scritto per intervenire sulle previsioni meteorologiche e le allerte, rispondendo a Teresa Barazzetti:

“Non condivido il pensiero espresso dalla Signora Barazzetti, contrario alla decisione del Sindaco Scajola di tenere le scuole aperte in stato di allerta gialla,  motivando che ‘ci sono alunni ed Insegnanti che ad Imperia ci devono arrivare da altre località, percorrendo strade la cui viabilità il maltempo ed il forte vento rendono estremamente pericolose e comunque difficili da percorrere in sicurezza!’. Osservo che uffici, attività commerciali, bar, ristorazione, attività produttive ed altro non chiudono e titolari e dipendenti sono presenti e attivi, seppur anche molti di loro devono raggiungere il posto di lavoro  da altre località. Inoltre le scuole chiuse comportano i problemi organizzativi familiari non indifferenti per non lasciare i figli da soli (non quelli che frequentano le superiori, ovviamente): non sempre si ha la disponibilità di nonni, zii, amici, vicini di casa ed altri. Pertanto perché non disporre invece  ch, in caso di allerta, le scuole restino aperte e funzionanti come tutti gli altri giorni, ma senza l’obbligo di frequenza? Così si avrebbe un luogo ‘protetto’ dove i genitori (che decidessero per la scuola) saprebbero che i loro figli dovrebbero essere ben guardati. E in merito ai ‘colori’ dell’allerta meteo: la continua ricerca della ‘massima sicurezza’ ed eventuale successiva ricerca delle responsabilità in caso di eventi superiori a quelli previsti, potrebbe portare gli Enti decisionali ad auto tutelarsi oltremodo dichiarando l’allerta meteo superiore a quella oggettiva. Pur senza sottovalutare i potenziali pericoli non va neppure bene sopravvalutarli: ricordo la nota favola di Esopo ‘Al lupo, al lupo’!”

Carlo Alessi

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