A Palazzo Viale di Cervo c’è il 'Progetto Teatro' con Irene Ivaldi con lo spettacolo Tempeste, dedicato alle 'donne che parlano, ma non trovano il modo di dialogare davvero'.
Quella di domani è la prima delle quattro serate che Ivaldi mette in scena: le altre sono venerdì, sabato e lunedì prossimi. Organizzati dall’associazione 'Compagnia du Servu', in collaborazione con il Teatro di Dionisio ed il patrocinio del comune di Cervo, gli spettacoli si svolgono all’interno del Palazzo del Viale che un tempo fu l’abitazione di Piero Citati, decorato con affreschi meravigliosi.
Ivaldi si cimenta con 'donne che parlano, ma non dialogano': un insieme di riflessioni ad alta voce che non trovano eco nei pensieri degli altri. “A volte serie, a volte buffe, le donne cui vorrei dar voce cercano un contatto tra loro che non può avvenire. Come renderlo? Scrivendolo e mettendolo in scena con dei cambi d’abito velocissimi, ad esempio. E sfruttando le stanze in cui il pubblico non entra per creare delle figure di sola voce”.
Irene Ivaldi, attrice che all’interno di Teatro di Dioniso conduce da anni una personale e appassionata ricerca teatrale – che l’ha portata a dare vita sulla scena a personaggi quali Livia Serpieri (protagonista di Senso di Boito), Anna Karenina fino ad affrontare l’ironia corrosiva di Nicolaj, elaborando due dei suoi monologhi al femminile 'Zie e piccioni' e 'Sale e tabacchi'. L’anno scorso invece ha deciso di prendere spunto dalla regina del noir Patricia Highmisth con 'Piccole storie di misoginia'. Nel 2022 Irene Ivaldi trattò 'Solitudine alternativa' dando vita ad una performance brillante ed irresistibile, un one woman show, dove non si risparmia. Erano due testi 'molto liberamente' tratti da Dino Buzzati e Olga Tokarczuk pienamente e completamente rivisitati da Irene Ivaldi.