"180 litri di birra, vini doc delle Langhe, 1250 euro di rostelle e 800 euro di gamberoni, oltre ad altre spese effettuate, manco a dirlo, coi soldi pubblici direttamente dalle casse della Gm Spa, il tutto per una spesa che si avvicina ai 4000 euro (per la precisione € 3.673,53). E’ quanto emerge dalle informazioni ottenute direttamente dalla società controllata dal Comune di Diano Marina in relazione alla cena tenutasi lo scorso anno sulla banchina del porto che ha visto la partecipazione di numerose persone non meglio identificate, in quanto non si sa con quale criterio siano state invitate".
Il gruppo Diano Domani va all'attacco della GM di Diano Marina e chiede risposte all'amministrazione comunale sull'uso di soldi pubblici per coprire le spese di una cena. “L’Amministratore Unico della Gm Surace ci ha riferito che la cena era da equipararsi ad una festa privata, tuttavia le fatture sono intestate alla società Gm e quindi questi fortunati ospiti hanno cenato, ci pare inconfutabile, coi soldi dei contribuenti. - denunciano i consiglieri comunali Francesco Parrella e Micaela Cavalleri - Ci sembrano privilegi ingiustificati, per i tempi di ristrettezze che stiamo vivendo tutti e poi simbolicamente perché la cena si è svolta sulla banchina di un porto ormai fatiscente e per il quale Surace in tanti anni non ha mai investito nulla in manutenzione".
"Chiederemo conto di tutto nel prossimo consiglio comunale al Sindaco Za, che rappresenta il socio unico al 100% della Gm Spa: erano presenti gli Amministratori? Si rifarà anche questa estate? Perché, da informazioni assunte, non tutte le associazioni e non tutti gli utenti sono stati invitati? Con che criterio sono stati fatti gli inviti? - si interrogano i due esponenti di minoranza - E’ giusto e doveroso che i cittadini sappiano e che certe abitudini a vantaggio di pochi cessino, ed in seguito alle risposte che otterremo in consiglio comunale valuteremo anche di interessare la Corte dei Conti e le altre Autorità competenti".