Pomeriggio di riflessione per Confindustria Imperia, insieme all’economista Carlo Cottarelli e a tanti altri ospiti, sull’importanza degli investimenti stranieri nel Ponente Ligure, vista come opportunità da cogliere per dare una prospettiva di crescita al territorio.
A fare da padrona di casa, ovviamente, il presidente di Confindustria Imperia Barbara Amerio alla quale abbiamo chiesto se servono veramente investitori stranieri, oppure se potrebbero bastare quelli italiani: “Si, ma è bello sapere che gli stranieri abbiano scelto il nostro territorio e, proprio per questo, li abbiamo invitati per capire la loro analisi fatte, ma anche le potenzialità che hanno viste e i numeri delle ricadute. Abbiamo anche parlato della macro visione economica, grazie al professor Cottarelli”. In provincia, soprattutto nella nautica abbiamo già investitori stranieri: “E’ un settore visto in modo positivo, per proseguire lo sviluppo nell’immobiliare. Si parla di rigenerazione urbana, che parte dal porto e va all’interno delle nostre città. Vorremmo che questa assemblea possa essere un momento di riflessione sul nostro territorio, sugli scenari internazionali che possono favorire gli investimenti esteri nel nostro Paese e sugli interventi da mettere in atto per superare gli ostacoli che spesso li impediscono. Crediamo fortemente che il rilancio economico e sociale del Ponente Ligure passi dalla sua capacità di attrarre investimenti dall’estero, vera chiave di volta per la crescita di settori chiave come il turismo, la nautica e l’agroalimentare. Una convinzione, la nostra, che ha solide basi nell’invito ad agevolare gli investitori stranieri e credere nelle potenzialità del nostro territorio che abbiamo già lanciato nell’assemblea dell’anno scorso a Ventimiglia, di cui oggi stiamo vedendo i primi frutti”.
Tra gli ospiti spicca il nome dell’economista di fama internazionale Carlo Cottarelli, che ha introdotto i lavori della tavola rotonda moderata dal caporedattore Economia del ‘Corriere della sera’ Nicola Saldutti: “Servono investimenti stranieri e anche domestici. Scoraggia un po’ quelli che arrivano da fuori è il livello di tassazione, molto pesante in Italia, ma anche la burocrazia oltre la lentezza della giustizia. Su questo dovrebbe pensarci il Pnrr, in particolare su quella commerciale. Dobbiamo ridurre del 40% la lunghezza dei processi civili entro il 2026”. La guerra in Ucraina ha ridotto gli investimenti dei russi anche nella nostra provincia: “A livello nazionale non è un enorme problema e, se vediamo le esportazioni verso la Russia poco è cambiato. Rispetto ad altre aree come quella imperiese, invece, le cose sono cambiate”. L’aumento dei tassi di interessi negli ultimi mesi può creare ulteriori problemi in futuro? “Secondo me no, perché i tassi sono alti rispetto al passato, quando ci eravamo abituati erroneamente a tassi zero. Confrontati con quello di inflazione non sono particolarmente alti. Il problema c’è per chi si era indebitato a tassi bassi e variabili e sperava di mantenerli. Ma è irrealistico”.
Enrico Lupi, Presidente di Camera di Commercio ha elogiato l’organizzazione di oggi: “Sono davvero contento di essere qui, insieme a Confindustria che ha messo in campo risorse intellettuali di grande profilo e prestigio. Il comparto industriale in provincia è significativo ed è riuscito a diversificarsi nel tempo, trasformandosi con le realtà economiche”. La nostra è una provincia appetibile per gli investitori stranieri? “Assolutamente si e la conferma ci arriva da Ventimiglia con il porto, ma ci sono altri contatti importanti. Ci sono spazi appetibili e ora sta agli enti pubblici a dare risposte veloci”.
Paolo Della Pietra conferma le parole di Lupi: “E’ assolutamente appetibili e, proprio per questo abbiamo invitato due gruppi stranieri che hanno fatto investimenti da 300 milioni di euro con un ritorno da un miliardo sul territorio, Cifre che potranno cambiare l’economia della nostra zona in futuro”.
“Attrarre investimenti stranieri nel Ponente Ligure - spiega l’assessore regionale Scajola - è una tra le priorità che Regione Liguria condivide con Confindustria Imperia per una prospettiva di crescita al territorio. In tal senso, mi associo alla visione degli imprenditori e delle associazioni di rappresentanza. Credo nell’importanza di una strategia politica che favorisca i collocamenti esteri nel nostro Paese e che intervenga, quando necessario, con azioni mirate a rimuovere gli impedimenti che spesso li ostacolano. La crescita di settori chiave come il turismo, la nautica e l’agroalimentare potrà essere così agevolata. Ma non solo. Secondo le proiezioni di Ance sui dati emessi da Bankitalia, la Liguria sarà la regione italiana dove crescerà maggiormente l’occupazione nell’edilizia, in particolare grazie alle opere previste dal PNRR, con un incremento dell’occupazione previsto dell’8,4% l’anno da qui al 2026. La domanda di lavoro generata dal PNRR, superiore alla media italiana, riguarderà operai semplici e specializzati, ingegneri, architetti e tecnici. Gli investimenti nella nostra Regione in infrastrutture e mobilità sono strettamente correlati ai lavoratori impiegati per la realizzazione di queste opere. La partecipazione alla formazione continua organizzata dal mio assessorato coinvolge l’11,4% dei cittadini liguri, un valore superiore al dato nazionale e a quello del Nord-Ovest pari al 9,6%. Questa assemblea, alla presenza di illustri protagonisti dell’economia, è un momento di riflessione sul nostro territorio per il rilancio economico e sociale del Ponente ligure”.
Le immagini trasmesse durante l'assemblea:
Tra gli invitati questa sera anche: Gianluca Petrera (responsabile Reuben Brothers Italia), Giuseppe Noto (ceo Marina Developement Corporation) e Enrica Delgrosso (direttore Nord-Ovest Sace). Per la Provincia era presente il Consigliere (e sindaco di Vallecrosia) Armando Biasi.
Per il Comune di Sanremo c'erano gli Assessori Massimo Donzella e Giuseppe Faraldi ma anche i sindaci di Taggia, Mario Conio, Bordighera Vittorio Ingenito e Dolceacqua, Fulvio Gazzola. Per Imperia il vice Sindaco Giuseppe Fossati. Con loro anche l'Ambasciatore italiano a Monaco, Giulio Alaimo.