“È istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per il coordinamento amministrativo”, il tavolo tecnico consultivo sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali.
Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che "il tavolo, acquisiti i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, definisce i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale sia di quello disaggregato a livello regionale e della rilevanza economica transfrontaliera".
L'istituzione del tavolo tecnico consultivo, precisa la nota, è previsto dall'articolo 10-quater del decreto legge 21 dicembre n.198, ossia l'ultimo decreto Milleproroghe varato a fine 2022.
"Il tavolo - si spiega nel comunicato - è presieduto dal Capo del Dipartimento ed è composto da due rappresentanti tecnici per ciascuno dei seguenti ministeri: Infrastrutture e trasporti, Economia e finanze, Imprese e made in Italy, Ambiente e sicurezza energetica, Turismo, Protezione civile e politiche del mare, Affari regionali e le autonomie, Affari europei. Ne faranno parte anche un rappresentante delle Regioni e i rappresentanti delle associazioni di categoria".
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nominato oggi Paolo Ripamonti come consigliere per il coordinamento delle attività di ricognizione e rilevazione delle concessioni demaniali marittime. Così una nota del Mit. "Le attività di ricognizione sono svolte dal ministero e dalle capitanerie di porto, secondo quanto previsto dalla legge per la concorrenza approvata lo scorso anno", precisa il Mit.
Accolta positivamente dai balneari CNA l'istituzione da parte dell'esecutivo del tavolo tecnico per mappare le spiagge italiane, fa sapere Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari che commenta: “E’ stata pienamente accolta l'istanza Cna affinché si rilevi il grado di scarsità e la conseguente disponibilità del bene demaniale che riteniamo molto ampia ai fini della inapplicabilità della Bolkestein. È un passaggio fondamentale per chiudere una lunghissima vertenza con la commissione europea e dare serenità a 30 mila piccole imprese di settore". Sottolinea Luciano Vazzano, Segretario di CNA Imperia, da sempre sostenitore e promotore di iniziative a supporto della categoria: “Il tavolo sulla questione dei balneari, istituito presso la Presidenza del Consiglio, rappresenta l’opportuna attuazione di quanto è stato votato in Parlamento nel decreto Milleproroghe. L’obiettivo dovrà essere quello di verificare e dimostrare che la risorsa spiagge non è assolutamente scarsa, come abbiamo sempre sostenuto con fermezza, disinnescando la bomba Bolkstein, e che quindi non c’è nessun motivo per procedere a gare per le concessioni balneari.
Incalza Vazzano, “La sentenza della Corte di Giustizia Europea è stata frettolosamente esaminata da alcuni “nemici del mondo balneare”, che non hanno letto approfonditamente i punti in cui si chiarisce, in maniera molto esplicita, che l’accertamento sulla quantità di risorse spetta ai singoli Paesi che possono avere i loro criteri di valutazione. Siccome in Italia riteniamo ci siano migliaia di spazi dove si possono avviare nuove imprese, la risorsa non è scarsa e quindi il tavolo e le procedure del governo smentiranno quelli che vorrebbero la colonizzazione di un settore produttivo fondamentale per la nostra offerta turistica”.
Intanto il Mare italiano diventa sempre più blu conquistando ben 226 riconoscimenti (16 in più rispetto scorso anno) di “Bandiera Blu 2023” assegnati dalla Foundation for Environmental Education (Fee): l’Italia è il 4° paese in Europa e nel mondo per bandiere blu preceduto solo da Spagna, Grecia e Turchia. La Liguria con 34 riconoscimenti e la Puglia con 22 sono le regioni in testa alla classifica.I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane. Parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. La Bandiera Blu è ormai riconosciuta come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio. conclude Vazzano.