Sanremo in lievissimo calo e Diano Marina invece con un segno positivo rispetto al 2022. E’ questo il bilancio, ovviamente ufficioso, al termine delle vacanze di Pasqua per le due località principali della nostra provincia. In generale si è registrato un ottimo movimento turistico, con buone presenze in tutti gli alberghi delle località balneari, che hanno potuto approfittare del bel tempo, seppur condito da temperature non proprio primaverili.
A Sanremo il ‘sold out’ degli alberghi è stato sfiorato ma il cartello del ‘tutto esaurito’ è stato apposto solo in alcune strutture. Albergatori comunque soddisfatti per le presenze, che hanno visto molti più italiani che francesi con qualche straniero proveniente anche dal resto d’Europa. Un lungo weekend che ha garantito buoni introiti anche al commercio della città dei fiori, per bar e ristoranti.
Anche dal dianese arrivano notizie confortanti per la settimana di Pasqua: “Abbiamo visto tanta gente – dice Americo Pilati – soprattutto nei bar e nei ristoranti, anche se sul piano alberghiero non abbiamo registrato il tutto esaurito. Siamo comunque contenti, visto che alla fine della settimana possiamo confermare numeri superiori, seppur di poco, a quelli dello scorso anno. Sono mancate le vacanze lunghe e, dopo le prenotazioni da 5 o 6 giorni, siamo scesi anche a quelle da tre e quelle da due giorni. Ma ci accontentiamo”.
Sia a Sanremo che nel resto della provincia si registrano buone prenotazioni anche per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. I prezzi saranno inferiori rispetto alla settimana pasquale e, quindi, le prenotazioni attuali sono già molto positive: “Forse lavoreremo più che a Pasqua – confermano lo stesso Pilati e Silvio Di Michele – con una vendita ai turisti di almeno tre giorni per entrambi i ponti”. Numeri buoni vengono forniti sia per il ponte del 2 giugno che per il periodo di Pentecoste
L’unico problema emerso, non solo a livello provinciale, è quello degli affitti abusivi. Dalla provincia di Genova arrivano numeri molto elevati per perdite di oltre 700mila euro, ma il fenomeno si registra a tratti anche nella nostra provincia. “Noi albergatori – ha chiosato Pilati – ci chiediamo perché, vedendo tanta gente, gli alberghi non sono poi così pieni. Gli appartamenti erano ‘sold out’, ma ci sono situazioni che dovrebbero essere maggiormente comprese dalle autorità”.