“Sulla centrale operativa del 118 nel Ponente la Giunta brancola nel buio: conferma l’accorpamento tra Savona e Imperia, ma non sa dove sarà collocata e come sarà gestito il trasferimento del personale. Le centrali operative del 118 ricoprono un ruolo chiave nella gestione e nella buona riuscita degli interventi di primo soccorso effettuati sul territorio, la Giunta non può a poche settimane dalla presentazione del Piano socio Sanitario non sapere ancora nulla. È inaccettabile”.
Da tempo si parla dell’unione delle centrali 118 di Savona e Imperia, riunite sotto un unico centralino. Proprio per questo è arrivata la posizione del Partito Democratico ligure, che prosegue: “Prima di ipotizzare spostamenti bisognerebbe accertarsi se sia davvero necessario spostare la centrale operativa dal capoluogo a una sede indefinita, recando danno e disagi al personale e creando malumori nel territorio. Lo spostamento della centrale comporterà un trasferimento forzato della sede di lavoro di decine di dipendenti e una spesa di risorse pubbliche per trasformare un nuovo spazio in una centrale operativa. Dalla Giunta servono risposte chiare e certezze sul futuro del personale”.
In Consiglio regionale è arrivata la risposta dell’Assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola: “Nessuno brancola nel buio, si segue soltanto l'applicazione di una legge nazionale che anche i consiglieri sarebbe bene conoscessero invece di fare inutile demagogia. Al momento la Liguria ha cinque centrali del 118 e, come il Decreto ministeriale 70 prevede - aggiunge - serve una riduzione. Come è noto nel Piano Socio Sanitario 2023-2025, recentemente approvato in prima bozza in Giunta, è previsto che la Liguria debba averne tre: una a Genova, una a Levante e una a Ponente. Per il cittadino non cambierà nulla, dal momento che resterà in piedi l'attuale sistema d'emergenza. Cambierà solamente il luogo fisico da dove gli operatori risponderanno alle richieste di soccorso dei cittadini. In particolare, per il Ponente sarà presente una sola centrale che raccoglierà le richieste di Asl 1 e Asl 2. Saranno le due Asl, di concerto, ad individuare il luogo più idoneo all'interno del quale opereranno oltre ad un medico responsabile del servizio, gli infermieri e in prospettiva i tecnici opportunamente formati, processo questo già in atto in altre regioni con ottimi risultati. Alla fine di questo percorso, la razionalizzazione delle centrali del 118 dunque porterà non solo ad un'ottimizzazione delle risorse, ma anche ad una migliore gestione del personale".