E’ stato presentato questa mattina, dal Sindaco di Imperia e dalla sua Amministrazione, il bilancio sociale di fine mandato. Una sorta di ‘rendicontazione’ prevista dalla Legge, che deve anche essere inviata alla Corte dei Conti, con il ‘bilancio’ come comunicazione ai cittadini.
“Abbiamo trovato un città trascurata – ha commentato il Sindaco Scajola - e in stato pre-fallimentare, con una necessità di riorganizzare la macchina organizzativa. Abbiamo ridotto i costi ma reso la macchina del comune più efficiente. Abbiamo lavorato per rendere la città più viva per i cittadini e più accogliente per i turisti. Abbiamo fatto tante cose e molte altre sono da fare, per avere l’orgoglio di una bella città che dia lavoro ai suoi giovani. Ma non tutto è terminato. Per questo mi ricandido a Sindaco perché, se i cittadini lo vorranno andremo a terminare quanto abbiamo iniziato”.
L'intervista
“Il bilancio – ha detto il Sindaco – quest’anno vuole basarsi sui dati oggettivi e la nostra intenzione è stata quella di farlo costare un ottavo di quello precedente”. Il primo cittadino ha evidenziato una maggiore produttività del Comune, con: il 29,68% in più di delibere di Giunta per ogni seduta, il 34,78% in più di delibere di Consiglio comunale e il 52,43% in più della produttività sulle determine da parte dei dipendenti.
“Siamo di fronte a un comune più produttivo – prosegue Scajola – ed i conti sono significativi perché sono in ordine, come confermato dalla Corte dei Conti e dai Revisori dei Conti. Nel 2018 la situazione era assolutamente deficitaria mentre, nel 2022, abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti. Abbiamo recuperato l’evasione e abbiamo ridotto la Tari. Il disavanzo da risanare del 2015-2018 era di 18 milioni mentre la crescita del bilancio è stata del 100,2%”.
Scajola ha anche evidenziato come, dal 2018 al 2022 si siano recuperati 4 milioni di Tari e 9 di Imu, per un totale di 13 milioni: “Ben 55mila metri quadri di utenze domestiche e 70mila non domestiche - ha detto - non erano dichiarati. Questo ha portato un incasso maggiore di 1,4 milioni di euro per una riduzione del 16% nella parte fissa della Tari e del 27 in quella variabile”. Sono stati fatti degli esempi: un alloggio di 100 metri con 3 occupanti, oggi paga 397 euro e scenderà a 304. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, dopo la riduzione del 7% dello scorso anno, ora scenderà di ulteriori 15 punti. Anche per i commercianti ci saranno dei cali importanti sulle spese dettate dalle tasse. “Ci siamo mossi – dice Scajola - per fare in modo che, pagando tutti il giusto, i cittadini possano pagare meno. Siamo di fronte a un caso tra gli unici in Italia, con una città più pulita che rispetta anche gli obiettivi sulla raccolta differenziata”. Tra le notizie positive in chiave economica anche il calo delle spese legali.
Scajola ha anche parlato di 186 milioni di opere pubbliche in corso o già finanziate, con fonti di finanziamento che arrivano al 30% dall’Europa, 10% dal Demanio, 15% dai privati, 14% dalla Protezione Civile, 12% dallo Stato, 8% dalla Regione e 5% dal Comune.
“La città è più pulita – dice Scajola - con la differenziata passata dal 35 al 69%, potenziando i servizi di pulizia e manutenzione del verde. Sono anche stati spesi 2 milioni di euro, per lavori alle fognature. Abbiamo fatto un intervento su quasi tutti gli 8.000 tombini. Siamo anche una città più sicura, passando da 42 a 355 telecamere funzionanti, dando maggiore sicurezza a tutti e che hanno permesso di colpire molti casi e scovare i responsabile. Sono anche stati fatti più controlli che garantiscono meno incidenti. Ho sentito dire che gli autovelox sono stati messi per fare cassa… pensavo di assistere a un film con Cetto Laqualunque, perché il rispetto delle norme ci ha consegnato un calo degli incidenti pari al 29,3%. Senza dimenticare la messa in sicurezza del territorio”.
Nel bilancio viene evidenziato anche l’aumento sul piano turistico, con 323mila presenze, pari al 10% in più del 2021. Ma anche l’aumento delle risorse destinate al sociale, ovvero il 50,5% in più con 1.850 nuclei familiari in difficoltà sono assistiti ogni anno. Oltre 5 milioni sino destinati a strutture assistenziali.
C’è anche il capitolo della cultura: la rete museale ha portato in 6 mesi più visitatori di tutto il 2018, con 16mila persone a Villa Grock, al Maci, Museo Navale e al Planetario. E’ stata riaperta la galleria Rondò, chiusa da anni ed è stata potenziata la biblioteca. E poi quello legato al teatro Cavour: “Siamo vicini alla riapertura – ha detto Scajola - e sono stati aumentati gli investimenti per renderlo vivo tutto l’anno. Lo abbiamo trovato chiuso ed abbiam trovato uno stanziamento da 400mila euro mentre ne stiamo spendendo 4 milioni, altrimenti non si poteva riaprire e non ci sarebbero state le minime strutture di sicurezza. Ho fatto un sopralluogo pochi giorni fa e siamo in dirittura d’arrivo. Non lo apriremo per le elezioni mentre apriremo il ‘ridotto’, dove stava anche crollando il soffitto. In quella occasione faremo delle visite guidate per far capire che riporteremo il Cavour ai colori originali, sia all’interno che all’esterno”.
Capitolo sport con l’organizzazione di 168 eventi: “Abbiamo fatto diventare le ‘Vele D’Epoca’ annuali, investendo negli impianti 8 milioni di euro”. Per quanto riguarda il porto: “Risolti 400 contenziosi e firmato l’incameramento con lo Stato anche quello che non c’è. Abbiamo aggiornato il progetto, fatto il piano economico e si va verso la concessione da 65 anni mentre prima era di 50”.
C’è qualcosa che non è andato come sperava? “Ci sono cose che speravo finissero prima, la ciclabile e il Cavour ma, sulla prima abbiamo pensato che fosse necessario che non si perdesse l’opportunità di far passare l’acquedotto. Ci volevano le autorizzazioni e le conciliazioni ma anche i soldi. Siamo riusciti a mettere insieme tutto e posso confermare che, nella prima settimana di maggio, apriremo la ciclabile tra via Trento e il confine con Diano Marina alla Galeazza. Con tante difficoltà, tra cui una fognatura martoriata e distrutta. Il secondo è il Cavour: abbiamo pensato che fossero necessari pochi ma importanti lavori e che si potesse chiudere con circa 2 milioni. Nelle riunioni fatte, ogni settimana ci siamo accorti che mancava un pezzo. Abbiamo pensato che fosse necessario mettere ordine nella direzione lavori, perdendo un po’ di tempo. Ora stiamo recuperando”.