“Torniamo al nostro amato villaggio e soprattutto alla scuola di Thame. Qui abbiamo trovato il tetto dell'ostello completamente strappato da una serie di fortissime raffiche di vento”. Inizia così il racconto di Lorenzo Gariano che da un mese è tornato come volontario in quella che considera la sua seconda casa, il Nepal.
“Purtroppo per qualche giorno i bambini non possono partecipare all'inizio del nuovo anno scolastico – dice l’alpinista imperiese - Cerchiamo di sistemare il tetto in laminato al meglio legando filo e tirando su sacchi pesanti pieni di sassi per appesantire la struttura. Un lavoro molto duro e estenuante a questa quota".
"La scuola avrà bisogno presto di un nuovo tetto più resistente e spero di poter aiutare in una campagna di raccolta fondi. Tutto questo perché questi bambini hanno bisogno e meritano una buona educazione e un confortevole rifugio a quasi 4000 metri di quota”, conclude Gariano.