Politica - 27 febbraio 2023, 08:31

Strage di migranti sulla costa di Crotone: Maria Grabriella Branca (SI) "Dal Governo messaggi senza cuore"

"Il problema, l’unico, per il ministro del rave è quello di bloccare le navi, le ONG che li salvano e li portano in una terra in cui sia possibile vivere e lavorare e sognare"

Strage di migranti sulla costa di Crotone: Maria Grabriella Branca (SI) "Dal Governo messaggi senza cuore"

"Mentre le agenzie di stampa aggiornavano il bollettino di morte di Cutro in provincia di Crotone, ogni quarto d'ora, col dolore che ti stringe al petto, mentre non sai neppure immaginare la vastità di questa ennesima tragedia, il terrore negli occhi dei bambini con l’onda che li ricopre, lo schianto della madre che ha perso l’abbraccio del proprio figlio e così la sua stessa vita, assurdamente, ho sperato". Sono le parole di Maria Gabriella Branca, Presidente nazionale di Sinistra Italiana, sul dramma che si sta vivendo sulle coste calabresi per la morte di decine di migranti che sognavano una vita diversa.

"Per una volta, per la prima volta - prosegue - ho sperato che la pietas schiacciasse la politica degli slogan, che il valore della dignità e dei diritti dell'uomo prevalesse sulla realpolitik, che una premier, donna madre e cattolica avesse un sussulto di verità. Poi, unitamente all’ultimo terribile rendiconto dei corpi, solo quelli ritrovati sull’arenile, è arrivata l’ineffabile dichiarazione del titolare del Viminale: 'una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare'. Il problema, l’unico, per il ministro del rave è quello di bloccare le navi, le ONG che li salvano e li portano in una terra in cui sia possibile vivere e lavorare e sognare. Ma i corpi immobili e disfatti di queste donne, uomini e bambini sull’arenile di Crotone seppelliscono ogni nostro afflato di umanità".

"Non so attraverso quali strumenti, ma dobbiamo obbligare la politica italiana ed europea, e persino il ministro Piantedosi, a comprendere i fattori economici e sociali delle migrazioni dai conflitti fra Stati o le guerre interne agli squilibri economici, dalle persecuzioni politiche alle catastrofi naturali, dal cambiamento climatico al semplice bisogno di avere una possibilità di sopravvivenza alla fame ed alla carestia. Persone che fuggono dalla guerra, come ad esempio in Siria o in Ucraina, dagli effetti della crisi climatica, come  nei Paesi del Corno d’Africa, oppure in fuga dalla violenza dei gruppi armati come accade in Somalia. Nella nostra abbacinata e sonnolenta coscienza potrebbe far breccia il pensiero che i muri che stiamo alzando in Europa o le leggi italiane che abbiamo emesso per impedire gli sbarchi ed ora addirittura per impedire i salvataggi,  uccidono insieme ai migranti anche il nostro futuro?"

"In questo continente invecchiato e morente, le migrazioni di popoli che giungono dall’altra parte del mare 'nostrum' sono una ricchezza di risorse umane ed economiche incomparabile. Saranno oltre 300 milioni i migranti che entro il 2030 raggiungeranno le nostre coste e si trasferiranno in Europa, nonostante l’ineffabile ministro italiano, e quanto prima inizieremo ad adeguarci alla coesione, al principio dell’eguaglianza e della solidarietà, potremo guardare al presente ed anche al futuro del nostro continente. Ora, è indispensabile fermarsi e preparare politiche di accoglienza, di gestione dei confini e di inclusione a livello sovranazionale".

Redazione

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