Politica - 19 gennaio 2023, 13:24

In Valle Arroscia sparisce la Guardia medica, Adorno: "Salute diritto essenziale e inalienabile dei cittadini"

Scoppia la polemica dopo la pubblicazione del reportage sul nostro giornale. Appello social del sindaco di Rezzo "notizia passata quasi in sordina, inaccettabile"

In Valle Arroscia sparisce la Guardia medica, Adorno: "Salute diritto essenziale e inalienabile dei cittadini"

"La scorsa settimana è spuntata una notizia che riteniamo di importanza cruciale e che sembra, tuttavia, essere passata un po' in sordina. Eppure i motivi per averla ben presente davanti agli occhi ci sono tutti", lo scrive il sindaco di Rezzo Renato Adorno, sul profilo Facebook del Comune. 

"Si fa un gran parlare di entroterra, di presidio del territorio, di combattere l'abbandono, di favorire l'insediamento e la permanenza di una popolazione giovane... Tutto bellissimo. Ma in questa utopia a lenti rosa qualcosa non quadra: vogliamo parlare delle possibilità che si offrono ai giovani? Di strutture che possano favorire la loro socialità? Ovvio che, con le scuole e le opportunità di lavoro così distanti, i trasporti pubblici con carenze imbarazzanti e tutto quello che ne consegue, i ragazzi, i giovani, siano costretti a spostarsi verso la costa".

"E quindi, in questo meraviglioso entroterra così perfetto da vivere - e pur con le sue pecche è vero, è meraviglioso, solo grazie a coloro che ci vivono, fanno i salti mortali e  combattono ogni giorno affinché non arretri di un centimetro - questo entroterra che attira, suo malgrado, turisti e cittadini da ogni parte del mondo, a chi resta? Alle persone non più negli -enta, per la maggior parte. Si potrebbe stimare che circa il 70% della popolazione della Valle Arroscia abbia superato i sessanta". 

"Ma non serve essere così saggi per ricordarsi di un ospedale, svanito come una bolla di sapone, di un pronto soccorso - ancor grazie che c'era ma a un certo punto è stato tagliato via - poi di un servizio di Guardia Medica, almeno".

"Adesso, ecco, pare che i numeri non bastino. E ci tolgono anche questo. C'è da essere grati a chi ancora presidia il territorio, nonostante le difficoltà siano a volte quasi insormontabili: Croce Bianca, Croce Rossa, il neonato e grande distretto del Soccorso Alpino... tutti bravissimi. Qui da noi fanno cose straordinarie, considerando le condizioni in cui spesso devono operare. Lodevole missione, la loro, ma non possono sostituire un servizio e un DIRITTO ESSENZIALE E INALIENABILE DEI CITTADINI. I LEA parlano chiaro. Anzi, chiarissimo".

"Come dovremmo sentirci, tutti, sapendo di avere più di due terzi della popolazione in una fascia di età abbastanza fragile? Su cosa possono contare le persone in caso di bisogno?  È ragionevole ritenere che chiunque di noi abbia o abbia avuto bisogno, almeno una volta, di un medico. Chi non lo è stato è più che fortunato, oggi un caso più unico che raro".

Ebbene, la notizia quasi passa in sordina e, cosa gravissima, in Valle si percepiscono dei distinguo sulla necessità di provare a fare qualcosa. E allora è legittimo che i cittadini del Comune di Rezzo sappiano che questa linea non è la nostra. Che è doveroso non subire ma fare il possibile. Con la speranza che questo post, letto e condiviso, possa informare coloro che non sanno cosa sta accadendo e risvegliare le omertose coscienze di chi tace sul primo bene di una persona: LA SALUTE E IL DIRITTO ALLE CURE".

Grazie.

Diego David

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