Imperia, poltroncine del Cavour non a norma. Podestà: “Falso, cambio dovuto alla megalomania di Scajola"

“Le 600 poltroncine del Cavour non a norma? Non è vero, volerle sostituire è stato solo frutto della megalomania dell’attuale sindaco”. Parola dell’ex assessore alla Cultura, l’esponente di ‘Imperia di tutti’  Nicola Podestà che durante il mandato di Carlo Capacci aveva impostato e seguito i lavori di ristrutturazione del teatro cittadino insieme all'assessorato ai Lavori pubblici.

Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco Claudio Scajola tra i motivi dell'ormai annoso ritardo della fine dei lavori del Cavour che non riaprirà nemmeno entro la prossima primavera,  ha annoverato il fatto che “solo in corso d’opera ci siamo accorti che le poltroncine non erano a norma, quindi abbiamo dovuto sostituirle”.

“In realtà -sottolinea Podestà - quello che mancava erano i certificati. Allora l’ufficio tecnico ne ritagliò un pezzetto mandandolo ad analizzare ed emerse che il materiale era ignifugo, diversamente dalla moquette delle pareti che andava, invece, sostituita ma con costi minori”.

Sempre secondo l’ex ministro, la necessità della sostituzione deriverebbe dalla chiusura del teatro, imputata all’amministrazione precedente. “Il nostro progetto – conclude l’ex assessore alla Cultura – aveva ricevuto l’approvazione di tutti gli Enti interessati e con una spesa di 600mila euro il teatro sarebbe già riaperto da tempo. Poi è arrivata l’amministrazione Scajola e ha rivoluzionato tutto facendo lievitare i costi fino a 3milioni di euro, introducendo anche l’inutile, visti i tempi, possibilità di proiettare film, col bel risultato che gli imperiesi dovranno attendere ancora a lungo per riavere il loro teatro”.