Più semplificazione per le micro e piccole imprese e riconoscimento del cosiddetto 'periodo di grazia'. È quanto chiesto e ottenuto da Confartigianato nella pubblicazione del decreto legislativo n. 101, contenente le disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale al Regolamento europeo sulla Privacy (Gdpr), che entrerà in vigore il prossimo 19 settembre.
Il provvedimento ha subito importanti modifiche rispetto al testo originario, recependo proprio alcune significative richieste di Confartigianato, avanzate in occasione dell’audizione parlamentare del 31 maggio e sollecitate anche con interventi a livello europeo.
In particolare, considerando soprattutto le esigenze delle micro e piccole imprese, il decreto attribuisce al Garante italiano il potere di adottare linee guida di indirizzo che prevedano modalità semplificate di adempimento: pur rispettando il regolamento e il nuovo codice, le linee guida consentiranno a un ampio numero di imprese di adeguarsi al Gdpr con oneri minimi, come proposto dalla confederazione. A ciò si aggiunge anche il riconoscimento del “periodo di grazia”: fino al 19 maggio 2019 il Garante dovrà tenere conto, nell'applicare le sanzioni amministrative, della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie. Alle piccole imprese vengono quindi riconosciuti ulteriori otto mesi per completare l'adeguamento al Gdpr.
"Un importante risultato grazie al quale il legislatore riconosce le ragioni delle micro e piccole imprese, sulle quali grava l'impatto maggiore del Gdpr – commenta Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – Con le modifiche introdotte, le piccole attività produttive non solo potranno beneficiare di adempimenti semplificati e meno onerosi, ma anche di ulteriori otto mesi per adeguarsi completamente al regolamento, considerando il forte ritardo con cui lo Stato ha modificato la propria normativa".
Secondo le valutazioni di Confartigianato, considerando 4,2 milioni di artigiani e piccole imprese in Italia, risultano più esposte all'impatto del Gdpr il 35,4% di piccole imprese con dipendenti, a cui si somma il 6,4% di piccole imprese senza dipendenti nei settori dell’Ict, salute e benessere, mentre vi è una minore esposizione per il restante 58,2% delle piccole imprese, senza dipendenti. In Liguria si contano 43.454 micro e piccole imprese artigiane attive (dati Infocamere). Le imprese con dipendenti sono circa il 34% (12 mila, dati Istat) sull'artigianato totale, oltre 5.100 microimprese sono attive nei servizi alla persona (compresi i settori Ict e salute e benessere).