La tradizione portorina vive nei riti della Pasqua con le manifestazioni che partendo la domenica delle Palme si concludono una settimana dopo, nella Resurrezione.
Il Giovedì Santo si procede con la visita ai sepolcri, i canti delle Confraternite e le processioni. Il Sepolcro allestito nell’oratorio di San Pietro Apostolo, al Parasio, quest’anno unisce alla consuetudine elementi di novità: “La preparazione del grano è antichissima -spiega il priore Giorgio Ansaldi – per far sì che rimanga bianco e non verde, come vuole la tradizione, viene fatto germogliare al buio”. Il cuore della rappresentazione è una Pietà: “Potrebbe essere una scelta controversa -spiega il priore-, vorremo fare un ‘passo avanti’, andare oltre la deposizione del corpo del Signore nel Sepolcro, mostrando la Passione patita dalla Madonna”.
Le Confraternite di Porto Maurizio sono la memoria di una tradizione centenaria che si esprime nell’antico rituale della lavanda dei piedi e nei canti di dolore che vengono intonati davanti ai Sepolcri delle chiese del quartiere: “Sono inni del passato, composti e musicati da musicisti illustri -spiega Ansaldi-, questi canti itineranti, che resistono a Porto Maurizio, sono diventati una rarità”. I Miserere, gli Stabat Mater e le laudi penitenziali vengono eseguiti dal coro virile della Confraternita di San Pietro, quello femminile della Confraternita di Santa Caterina e quello misto della Confraternita della Santissima Trinità. La processione dall'Oratorio di San Pietro Apostolo prosegue verso le chiese di Santa Chiara e di San Leonardo, al Parasio, dell'Ave Maris Stella a Borgo Marina, dell’Immacolata in piazza Roma e all'Oratorio di Santa Caterina, per terminare nella Basilica di San Maurizio.
Il Venerdì Santo è il giorno della Calata dalla Croce, i confratelli della Santissima Trinità schiodano il Cristo dalla Croce posizionata sopra una ricostruzione in cartapesta del Golgota. Infine, la Via Crucis, guidata dai sacerdoti delle parrocchie di Porto Maurizio, dalla chiesa di San Benedetto Revelli fino al Monte Calvario.