Un pomeriggio grigio, dentro e fuori dal campo. Allo stadio 'Nino Ciccione' di Imperia si è giocata una partita dal sapore amaro per i padroni di casa e festoso per gli ospiti. Il Bra, grazie a un 2-0 maturato con un gol per tempo, ha conquistato matematicamente la promozione in Lega Pro. Scena da cartolina per i pochi tifosi piemontesi presenti che hanno potuto gioire insieme ai giocatori in un clima di euforia contenuta, anche per via della trasferta poco partecipata — ufficialmente per 'motivi di sicurezza', forse legati ai fatti dell’andata.
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Di contro, volti scuri tra i nerazzurri, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. L’Imperia rimane impantanata nella zona calda della classifica, costretta ora a giocarsi tutto nelle prossime due sfide, vere e proprie finali: giovedì a Cairo contro la Cairese e domenica 27 in casa contro la Vogherese, prima del turno di riposo all’ultima giornata. Due partite che hanno il sapore dello spareggio per evitare i playout.
Fuori dal campo, continua la contestazione della Gradinata Nord, che ancora una volta ha rivolto cori e striscioni polemici contro il sindaco Claudio Scajola e la dirigenza societaria. Non era certo la gara contro la capolista quella da vincere, ma la situazione comincia a diventare preoccupante.
Infine, la solita nota — amara — sul terreno di gioco. Ancora una volta il 'Ciccione' si è presentato in condizioni indegne: campo irregolare che ha reso impossibile anche solo imbastire due passaggi consecutivi. La responsabilità? Sempre la stessa, : l'amministrazione comunale e la scelta che non ci stancheremo di giudicare 'scellerata', fatta senza studiare, della cosiddetta 'Cittadella dello Sport', un progetto da un milione e quattrocentomila euro che non ha portato alcun beneficio tangibile alla struttura esistente, anzi lha peggiorata, forse, irrimediabilmente.
(foto e video Christian Flammia)