Il consiglio di istituto del ‘Ruffini’ ha deciso all’unanimità la sanzione di sospensione dalle lezioni a carico del sedicenne che la scorsa settimana, durante una gita scolastica a Praga, aveva compiuto un gesto, quantomeno provocatorio, se non deprecabile: il saluto fascista all’interno del Ghetto Ebraico della capitale ceca. “Il ragazzo –spiega il preside Luca Ronco - avrà l’obbligo della partecipazione ad attività specifiche, grazie anche al supporto di associazioni quali ANED Savona-Imperia e l’Istituto Storico della Resistenza di Imperia”.
Il Consiglio d’Istituto del 'Ruffini' si è, infatti, riunito dalla tarda mattinata di oggi per decidere la sorte del giovane. Il preside Ronco che in un primo tempo, a caldo, aveva ipotizzato l’espulsione, spiega così la decisione: “In linea con i principi educativi e di inclusione e per sostenere il percorso di consapevolezza e crescita individuale dell’alunno coinvolto”.
Il deprecabile gesto era stato immortalata dalle telecamere e denunciato, portando alla rapida identificazione e fermo del ragazzo da parte delle forze di polizia della Repubblica Ceca. La situazione aveva suscitato indignazione, non solo per il contenuto del gesto ma anche per il contesto, dato che il Ghetto Ebraico di Praga è un luogo carico di storia e memoria, legato alle sofferenze delle famiglie ebraiche durante le persecuzioni naziste.
Una volta fermato, il ragazzo era stato messo sotto la custodia delle autorità ceche, ma grazie anche all’intervento del preside Ronco era stato rilasciato. La giustificazione del giovane era stata quella di "un errore non intenzionale".