La provincia di Imperia è oggi al secondo posto in Italia per il numero di emigrati all’estero, un triste primato che si aggiunge a quelli già noti legati a problemi come la contaminazione da Pfas, la qualità della vita, la criminalità, le infiltrazioni mafiose. Questo dato inquietante, che emerge con forza dall’analisi de Il Sole 24 Ore, dipinge un quadro desolante del nostro territorio, un territorio che sembra incapace di offrire un futuro ai suoi giovani, costringendoli a lasciare la propria terra per cercare opportunità altrove.
Le ragioni di questa emigrazione sono molteplici e tutte radicate in una provincia che nel corso degli anni, ha sofferto di un immobilismo che ha impedito qualsiasi tipo di sviluppo e crescita. Lontana dai grandi centri economici, eppure ricca di potenzialità, si trova oggi a fare i conti con una realtà che appare fragile e scarsamente attrattiva per le nuove generazioni.
L’emigrazione giovanile è il sintomo di un malessere profondo che affligge la provincia di Imperia. Non si tratta solo di una fuga fisica, ma di un’assenza di speranza che spinge i ragazzi a cercare altrove ciò che la loro terra non offre: opportunità professionali, crescita culturale, possibilità di costruire un futuro stabile e sereno. Imperia, invece, è rimasta ferma nel tempo, senza una visione strategica che guardasse al futuro, senza investimenti in infrastrutture, educazione, ricerca e innovazione. Mentre altre province italiane hanno cercato di attrarre talenti e di sviluppare nuove filiere produttive, la nostra realtà è rimasta incagliata nei problemi del passato, incapace di rinnovarsi. E così, i giovani, la forza vitale e creativa di ogni territorio, si sono allontanati, cercando altrove ciò che qui manca.
Rimangono, invece, sempre più numerosi, gli anziani che, purtroppo, non sono in grado di colmare il vuoto lasciato dai più giovani, rendendo sempre più evidente la sperequazione tra generazioni. Questa emigrazione non è solo il segno di una provincia che non sa più attirare giovani menti brillanti, ma è anche il risultato di un’inevitabile contraddizione: molti dei ragazzi che decidono di restare nella provincia di Imperia sono quelli che, per fortuna o per destino, hanno un supporto economico dai nonni. La cosiddetta ‘paghetta dei nonni’ è diventata una risorsa vitale per sopravvivere in una terra che non offre abbastanza opportunità di lavoro e crescita.
È una situazione che segnala un altro aspetto drammatico: la mancanza di autonomia e indipendenza per i giovani, costretti a vivere una realtà che non riesce a garantire loro la stabilità che meritano. Eppure, questa terra è ancora ricca di bellezze naturali, di tradizioni culturali, di un patrimonio che potrebbe essere valorizzato se solo si investisse nel futuro, nelle generazioni più giovani. Ma la triste verità è che la provincia di Imperia sembra essere diventata una sorta di riserva, dove i più fortunati possono sopravvivere, mentre gli altri cercano altrove il futuro che qui non c’è. I dati de Il Sole 24 Ore sono un campanello d’allarme.
La provincia di Imperia sta diventando una terra senza futuro, dove la mancanza di prospettive e la scarsità di investimenti hanno segnato il destino delle nuove generazioni. Il paradosso è che, purtroppo, non si tratta di una realtà lontana o astratta, ma di un dato tangibile che racconta la storia di tanti giovani costretti a scegliere l’emigrazione come unica via d’uscita. Le cause di questo abbandono sono molteplici, ma tutte riconducibili a un fattore comune: la difficoltà della provincia di Imperia a rinnovarsi, a guardare avanti, a costruire un futuro più promettente per chi ci vive.
Una provincia che non riesce a competere con il 'resto del Mondo', e che vede sempre di più il distacco tra le generazioni, con gli anziani che restano e i giovani che se ne vanno.
In conclusione, non si può più ignorare la realtà dei fatti. L’emigrazione dei giovani da Imperia è la spia di un malessere profondo che non può più essere ignorato. Il futuro di questa provincia è a rischio, e se non si invertono le tendenze e non si inizia a investire seriamente sul territorio, il rischio è che la provincia di Imperia diventi definitivamente una terra senza speranza. La soluzione? Un cambio di mentalità, un cambio di passo, per un futuro che, al momento, sembra sempre più incerto e lontano.