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Teatro e cinema | 02 aprile 2025, 10:23

Imperia, sul palco de Lo Spazio Vuoto torna “Finale di partita”

Sabato e domenica il testo di Samuel Beckett per una produzione firmata Lo Spazio Vuoto

Imperia, sul palco de Lo Spazio Vuoto torna “Finale di partita”

Torna in scena uno dei cavalli di battaglia del teatro Lo Spazio Vuoto. “Finale di partita” sarà sabato 5 aprile alle 21.15 e domenica 6 aprile alle 17 sul palco di Galleria degli orti. Un testo intenso e profondo di Samuel Beckett per una produzione firmata Lo Spazio Vuoto che ha debuttato nel 2011. Diversi sono stati i premi riconosciuti nel tempo, tra cui la selezione al Festival Beckett di Buenos Aires nel 2012, l’inserimento nel Circuito teatrale della Regione Piemonte per il 2014 e i riconoscimenti al Festival di Casale Monferrato del 2016 per migliore attore e regia.

Sul palco Livia Carli, Paola Carli, Gianni Oliveri, Sergio Raimondo, con scenografie di  Sergio Raimondo e costumi di Giovanna Faraone per la regia firmata da Livia Carli e Gianni Oliveri.

In un allestimento scenico particolare perché ridotto, in grado di avvicinare attori e pubblico, Beckett torna in scena come ricerca di un teatro nuovo e diverso, partendo da un testo intenso e profondo quale è “Finale di partita”. Specchio in cui riflettersi, la situazione che coinvolge i personaggi dà spazio all’essenzialità dell’essere umano privo delle sue maschere. La stanza di Hamm, Clov, Nell e Nagg diventa la "nostra" stanza e l’ambiente quotidiano. Clov è interpretato da un’attrice perché, come è scritto nel testo, il sesso non ha importanza, o perlomeno non ne ha in questo contesto e per questo personaggio, inconsapevole clown, a tratti perduto nel nulla, come perduti nel nulla sono tutti e quattro i personaggi; un niente che diventa comunque un percorso per una nuova e diversa consapevolezza da cui nessuno può fare ritorno. 

Essenziale il testo, che rimanda alle parole della Bibbia, alla vita stessa dei personaggi, al pensiero filosofico e letterario occidentale, ma soprattutto all'intera storia dell'umanità da cui nessuno può prescindere. Per il breve tempo dello spettacolo il pubblico e gli attori si ritrovano insieme come sospesi e legati a un unico filo. Una diffusa leggerezza e un'atmosfera di gioco aleggiano sull'allestimento e forte è il desiderio di ridere e lasciarsi andare, perché comunque niente vale veramente la pena.

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