“La Pasqua è un momento di festa e le eccellenze della pasticceria artigianale meritano di essere protagoniste sulle tavole italiane, nonostante le sfide del mercato”, così Luciano Vazzano, segretario di CNA Imperia in merito ai rincari osservati sui dolci pasquali.
Gli aumenti non stupiscono, considerata l'impennata dei prezzi delle materie prime. Le quotazioni del cacao hanno raggiunto il record di 12 mila dollari a tonnellata e il burro ha registrato incrementi dell'83 per cento su base annua. A questo quadro si aggiungono i sempre maggiori costi energetici. "Questi aumenti incidono in modo significativo sulla produzione, soprattutto per gli artigiani che scelgono la qualità anziché i compromessi dell’industria. Ma il vero valore di una colomba o di un uovo artigianale non sta solo negli ingredienti, ma nella lavorazione, nell’attenzione al dettaglio e nella passione di chi lo produce”, sottolinea Vazzano.
Il rischio è che gli aumenti si ripercuotano sulle vendite: "Ovviamente prima di spendere in prodotti dolciari le famiglie dovranno fare i conti con il proprio portafoglio -aggiunge Giuseppe Faraldi responsabile provinciale di commercio e turismo per Cna -. È anche vero che non si rinuncia mai a questi prodotti da tavola, in momenti di festa come la Pasqua, ma un po' di timore c'è". L'invito è, quindi, quello di sostenere le realtà locali: "Si spera che il consumatore decida di optare per prodotti di qualità, facendo in modo che l'artigiano possa essere privilegiato nella scelta".
Conclude Vazzano: “Acquistare un prodotto artigianale non è solo una scelta di gusto, ma un atto di sostegno alla nostra economia locale. Significa dare valore al lavoro, alla tradizione e alla qualità, invece di cedere alla logica del risparmio a ogni costo che spesso penalizza proprio il consumatore”.