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Eventi | 26 marzo 2025, 13:30

La polizia penitenziaria compie 208 anni, a Imperia nel 2024 oltre 100 reati segnalati e 110 episodi di resistenza (foto e video)

La comandante di reparto, Nadia Giordano: "I numeri raccontano un lavoro straordinario, portato avanti nonostante la scarsità di risorse umane"

Una cerimonia sentita, carica di rispetto e gratitudine per un lavoro quotidiano spesso silenzioso, ma fondamentale. Si è svolta questa mattina al Forte Santa Tecla di Sanremo la celebrazione provinciale del 208° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, con la partecipazione congiunta delle case circondariali di Sanremo e Imperia.

Un luogo fortemente simbolico per i “baschi azzurri”: fino al 1996, infatti, il Forte ha ospitato proprio un carcere, ed è diventato oggi uno spazio restituito alla comunità, ma ancora profondamente legato alla storia del sistema penitenziario.

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Sanremo Alessandro Mager, il vicesindaco Fulvio Fellegara, il vicepresidente della Provincia Mario Conio, l’assessore regionale Luca Lombardi, il viceprefetto Rosa Abussi, il comandante della polizia municipale di Sanremo Fulvio Asconio, il presidente del Tribunale di Imperia Eduardo Bracco e don Angelo Di Lorenzo, oltre alle figure di spicco della Polizia Penitenziaria e delle altre forze armate. 

Al centro dell’incontro, i ringraziamenti al personale della Polizia Penitenziaria per il lavoro svolto ogni giorno nei due istituti del territorio. A esprimere con forza questi sentimenti è stata la comandante dei reparti di Sanremo e Imperia, Nadia Giordano, che ha voluto rimarcare l’impegno di chi garantisce sicurezza con silenziosa dedizione:
"Devo ringraziare tutti gli agenti che non si sono mai sottratti al loro dovere, che hanno sempre svolto con sacrificio e dedizione! Garantiscono ordine e sicurezza negli istituti di Sanremo e Imperia e lo fanno con silenziosa abnegazione. Questo la Polizia Penitenziaria lo fa con onore e sacrificio. Molte volte non si dà il giusto valore. Il mondo penitenziario è una realtà sconosciuta eppure se ne parla come se se ne conoscesse a fondo: molte volte vengono date notizie che non corrispondono alla realtà, basti leggere la descrizione del carcere sui mass media, in cui molte volte non è reale".

La dirigente ha poi parlato delle difficoltà quotidiane, legate in particolare alla carenza di organico e alla complessità crescente della popolazione detenuta: sempre più variegata, spesso priva di riferimenti sul territorio e di mezzi di sostentamento. Una condizione che, ha spiegato, “determina sempre più spesso l’inosservanza non solo delle più basilari regole di convivenza all’interno delle sezioni detentive, ma anche la violazione delle vigenti norme e regole, a nulla rilevando l’attivazione dell’azione disciplinare e penale, trattandosi di soggetti che nulla hanno da perdere né in termini di benefici penitenziari né di limitazioni della libertà personale”.

A raccontare la mole del lavoro svolto dagli agenti sono i numeri: 2.288 detenuti movimentati nel 2024, con 1666 traduzioni verso aule di giustizia o strutture sanitarie, di cui 314 per casi urgenti. Sono state effettuate 420 perquisizioni ordinarie, inoltrate 117 comunicazioni di reato alla Procura di Imperia, affrontati 110 episodi di resistenza o minaccia, 102 danneggiamenti a beni dell’amministrazione e 62 manifestazioni di protesta o atti turbativi.

Numeri che, ha ricordato Giordano, “raccontano uno sforzo costante e un lavoro straordinario, portato avanti nonostante le difficoltà legate alla scarsità di risorse umane, con grandissima professionalità, mantenendo sempre il giusto sangue freddo e operando con coraggio anche davanti alle criticità più dure. Momenti in cui si è pervasi dalla paura di non farcela, di essere sopraffatti, e che solo chi ha vissuto può comprendere. Sono attimi in cui si pensa alla famiglia, che spesso non si riesce neppure ad avvisare del prolungamento del servizio, perché l’evento critico in atto non ti avvisa prima. Famiglie che restano a casa ad aspettare un fine turno che non arriva, spesso preoccupate da notizie diffuse prematuramente ai giornali, prima ancora della risoluzione del problema. A loro, alle nostre famiglie, che ci supportano e ci sostengono ogni giorno, rivolgo un caloroso, affettuoso e doveroso ringraziamento”.

Una cerimonia intensa e partecipata, in cui sono stati celebrati anche agenti che negli ultimi anni si sono distinti con atti eroici e significativi. Un momento che ha restituito visibilità a un mondo spesso trascurato, ma che ogni giorno contribuisce in silenzio alla sicurezza di tutti.

Andrea Musacchio

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