Il Tea con l’autore ospita, a metà della sua programmazione, lo scrittore genovese Bruno Morchio con il suo intrigante e originale noir La badante e il professore edito da Mondadori. L’appuntamento è per il 27 marzo, alle 16.30, nella Sala Piccola del Centro Sociale Incontro.
Dopo la laurea in Lettere moderne nel 1979 con Edoardo Sanguineti con una tesi su La cognizione del dolore di Gadda, Morchio si iscrive a Psicologia a Padova e dal 1988 opera come psicologo in un consultorio familiare pubblico. Nel maggio 2018 cessa l'attività per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Vincitore del premio Scerbanenco nel 2023 con ‘La fine è ignota’ per Nero Rizzoli, esordisce ora nel Giallo Mondadori con un mistery che, come nel suo stile, mescola tensione e humour per mostrare gli scheletri nell’armadio della nostra società perbenista.
La badante e il professore è ambientato in un piccolo paese dove lo sport preferito è spesso il pettegolezzo: ecco perché, appena inizia a circolare la notizia che il vecchio professor Canepa è stato ucciso in casa propria (arma del delitto, un busto di Leopardi), i sospetti si concentrano in fretta su Natalia, la badante ucraina che da un anno se ne prendeva cura. Natalia è troppo giovane, troppo misteriosa, troppo seducente per non far sciogliere le malelingue. Le sente suo malgrado anche Filippo, dodici anni, qualche problema in italiano e gli ormoni impazziti, che con le ripetizioni del professore cercava di riparare i primi, e in presenza di Natalia sente accendersi i secondi. Filippo non vuole credere che Natalia sia un’assassina, ma l’unico modo per convincerne i compaesani è dimostrarlo.