Allarme siringhe abbandonate in centro, a Imperia. Gli esempi più preoccupanti sono quelli della scalinata che collega via Matteotti a via De Marchi, a fianco degli ambulatori e degli uffici della Medicina di base (Saub), e del sottopasso vicino al grattacielo Doria, da via Don Abbo ai Giardini Toscanini.
Il tunnel, sebbene resti chiuso durante la notte, è oggetto di atti vandalici, abbandono di lattine bottiglie vuote, siringhe. Altre segnalazioni arrivano da via Santa Lucia, non lontano dalla sede dell'Istituto tecnico industriale e persino dalla passeggiata degli Innamorati tra via Boine e la Foce.
L'allarme sul rischio Aids da contagio con le siringhe abbandonate è alto. Di recente, a Torino, un minorenne si è punto con una siringa giocando con i compagni di classe nel cortile di una scuola. Gli operatori ecologici imperiesi, pur provvisti di guanti, si sono rifiutati di raccogliere le siringhe abbandonate in strada: il Comune ha dovuto così mettere a loro disposizione una decina di bastoni meccanici.
La situazione è preoccupante. Secondo le ultime statistiche del Servizio di salute mentale dell'Usl Imperiese gli individui abitualmente dediti all'uso di sostanze stupefacenti, segnalati anche da Tribunale, Questura, carabinieri e polizia sarebbero tra 400 e 500 soltanto a Imperia. La loro età è compresa tra 20 e 30 anni, la maggior parte di loro sono disoccupati e circa la metà in possesso del diploma di scuola media inferiore. Due terzi i maschi.
Occorrerebbe una vasta campagna di prevenzione e sensibilizzazione e, forse, qualche alternativa concreta da offrire ai giovani: le strutture culturali e le occasioni svago e sport sono limitate. Emblematico il fatto che, da sempre, l'unico, vero luogo di ritrovo e aggregazione giovanile è costituito dai portici di via Bonfante, frequentatissimi ogni pomeriggio dalle 17 alle 19.