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Attualità | 20 marzo 2025, 16:50

Congedo di paternità, solo 64,3 % dei liguri ne ha usufruito nel 2023

Il rapporto dell'Inps e di 'Save the Children' redatto per la Festa del Papà

Congedo di paternità, solo 64,3 % dei liguri ne ha usufruito nel 2023

Solamente poco più della metà dei padri liguri hanno usufruito del congedo di paternità nel 2023. E' quanto emerge dal rapporto curato dall'Inps e dall'organizzazione non governativa 'Save the Children' redatto in occasione della Festa del Papà.

In Italia, il periodo retribuito di astensione dal lavoro riconosciuto ai padri lavoratori dipendenti è di 10 giorni: ne possono fruire dai 2 mesi precedenti la data del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita. In Liguria, nel 2023, solo il 64,3 per cento dei padri aventi diritto ne ha usufruito, un valore al di sotto della media nazionale del 64,5 per cento e che colloca la regione tra le ultime del nord Italia, dove la media è del 76 per cento. 

La Liguria è in dodicesima posizione nella classifica delle regioni italiane dov'è più frequente il ricorso al congedo di paternità dietro a Veneto (79%), Friuli Venezia-Giulia (78%), Emilia-Romagna (76,5%), Lombardia (76,4%), Trentino Alto Adige (75,9%), Piemonte (74,6%), Umbria (73,7%), Marche (71,6%), Toscana (70,8%), Valle d'Aosta (70%) e Abruzzo (64,9%), davanti a Lazio (63,2%), Sardegna (58,1%), Basilicata (56,5%), Molise (54,1%), Puglia (51%), mentre tassi decisamente più bassi si osservano in Sicilia (39,4%), Campania (39,1%) e Calabria, fanalino di coda al 35,1 per cento.

Nonostante il trend sia in crescita ancora molti uomini decidono di rinunciare al congedo o a evitare richieste di flessibilità: "Promuovere il congedo di paternità produce effetti concreti, favorisce un legame precoce tra padre e figlio, con benefici duraturi sulla loro relazione, e contribuisce a una distribuzione più equilibrata delle responsabilità familiari e della conciliazione vita-lavoro delle donne - sottolinea Gabriele Fava, presidente Inps -. Un passo essenziale verso una reale parità di genere nelle famiglie italiane".

Ad influire sulla scelta il tipo di contratto di cui si dispone. Usufruiscono maggiormente del congedo i padri che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato (circa il 70%), a fronte di quanti ne hanno uno a tempo determinato (il 40%) o di quelli con contratti a termine, come gli stagionali (il 20%). Ma anche la dimensione aziendale: la percentuale dei padri che ricorrono a tale strumento è infatti doppia tra quanti lavorano in aziende con più di 100 dipendenti (80%), rispetto a chi lavora in aziende con meno di 15 dipendenti (40%).

Sara Balestra

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