La controversia sulle concessioni demaniali a Imperia si arricchisce di un nuovo capitolo . L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha, infatti, presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Liguria chiedendo l’annullamento delle delibere comunali relative all’assegnazione di spiagge, chioschi e dehors. Il ricorso si concentra in particolare sulle delibere del 25 luglio e del 5 settembre 2024, ma include anche tutti gli atti relativi all'assegnazione delle nuove concessioni, coinvolgendo direttamente diverse società già assegnatarie.
Sul fronte politico, Deborah Bellotti, capogruppo del Pd in consiglio comunale e il consigliere Edoardo Verda esprimono forti critiche e commentano: “Il Governo è latitante e arrogante, le Regioni impotenti, mentre i Comuni prendono provvedimenti raffazzonati. Come avevamo previsto, mettere la testa sotto la sabbia porterà al disastroIl rischio di un disastro economico e legale è concreto, e le amministrazioni locali sembrano incapaci di trovare soluzioni efficaci. Il futuro del settore nella nostra città è ora nelle mani del Tar Liguria, che si pronuncerà sulle contestazioni sollevate dall'Antitrust, con ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre Imperia”.
L'Antitrust ha sollevato accuse gravi nei confronti del Comune di Imperia, accusandolo di aver adottato modalità di selezione che non rispettano i principi comunitari in materia di concorrenza. Secondo l’Autorità, le procedure adottate favorirebbero in modo ingiustificato i concessionari già operanti, con modalità di indennizzo in caso di subentro che risultano discriminatorie per i nuovi subentranti. La valorizzazione dell’esperienza e della professionalità dei richiedenti è vista come un vantaggio ingiustificato per gli operatori già presenti sul mercato, mentre i termini e le modalità delle gare sono ritenuti non conformi ai principi di trasparenza e concorrenza.
Le imprese coinvolte nel ricorso, tra cui Bagni Oneglio, Sogni d’Estate Srl, Sissi Souvenir, DFD, Leudo Sas, Bacicadda 1895 Srls e Giacomo Rubaudo e figli Snc, si trovano ora in una situazione di incertezza totale, con la possibilità che la lista delle aziende coinvolte si allunghi in seguito a nuove assegnazioni.
L'Antitrust, infatti, accusa il Comune di aver ostacolato la concorrenza, adottando procedure che non solo sono poco trasparenti ma anche prive di adeguate motivazioni. La gravità delle accuse e le potenziali conseguenze giuridiche ed economiche sono enormi: se il Tar Liguria dovesse accogliere il ricorso, il Comune potrebbe trovarsi costretto a rivedere completamente la gestione delle concessioni demaniali, aprendo la strada a nuove gare e creando un ulteriore clima di incertezza tra gli operatori del settore.