Imperia, l'opposizione va in Procura e chiede il sequestro degli autovelox non omologati

I consiglieri comunali di opposizione  Ivan Bracco, Loredana Modaffari, Daniela Bozzano (Pd) e Lucio Sardi (Avs) , in seguito alla recente pronuncia della Corte di Cassazione, hanno preso una posizione decisa sulla questione degli autovelox installati senza la necessaria omologazione. 

La Corte, infatti, ha ribadito l'importanza fondamentale dell’omologazione degli autovelox e ha sottolineato che le amministrazioni che utilizzano dispositivi non omologati rischiano non solo di dover annullare migliaia di multe e rimborsare gli automobilisti, ma anche di essere chiamate a rispondere dei danni derivanti dall'uso di apparecchiature non conformi.

Di fronte a queste implicazioni legali e finanziarie, i consiglieri hanno deciso di fare un passo ulteriore e hanno formalmente richiesto alla Procura della Repubblica di Imperia di valutare l’esistenza di reati di frode in pubbliche forniture e falso. In particolare, hanno chiesto il sequestro preventivo degli autovelox non omologati, "al fine di interrompere l'attività  e tutelare gli interessi dei cittadini".

Inoltre, i consiglieri hanno informato la Procura distrettuale della Corte dei Conti, "affinché venga valutato il danno erariale derivante dall’utilizzo illegittimo delle apparecchiature. Nonostante fosse ampiamente nota la problematica legata alla non omologazione dei dispositivi, l'amministrazione non ha intrapreso alcun correttivo, continuando ad utilizzare gli autovelox, generando così ingenti introiti derivanti dalle multe, ma anche un rischio economico e giuridico considerevole per l'intera comunità".

I consiglieri ribadiscono che fermare l’utilizzo di questi dispositivi non solo impedirebbe danni economici gravi alla Pubblica Amministrazione, ma eviterebbe anche l'impatto negativo sul bilancio . L'uso di apparecchi non omologati potrebbe infatti portare a responsabilità più gravi, sia per i danni economici che per le implicazioni legali.

Bracco, Modaffari, Bozzano e Sardi  hanno anche informato la Prefettura di Imperia, chiedendo che venga adottata la stessa procedura di verifica e sequestro per gli impianti gestiti dalla Provincia di Imperia, ubicati su arterie stradali di competenza provinciale.