Ci sono due indagati per le scritte minatorie contro Scajola. Si tratta di due giovani militanti antagonisti che si sarebbero mossi in maniera autonoma che devono rispondere di minacce e danneggiamento per le frasi, tra cui “Scajola infame, per te ci sono le lame” e “Scajola infame” tracciate con bombolette spray in corso Dante e largo Ghiglia, accompagnate dal simbolo della falce e martello.
La Digos è arrivata ai due presunti responsabili indagando negli ambienti dei centri sociali, soprattutto per la presenza di altri messaggi di solidarietà a figure legate ai movimenti antagonisti, come “Gino libero” e “Dax vive”.
La Digos ha individuato due giovani originari di Imperia ma residenti a Milano e Torino. La loro individuazione è stata possibile grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, alle successive perquisizioni domiciliari e al sequestro dei loro telefoni cellulari. Entrambi sarebbero vicini agli ambienti dell’antagonismo politico.