Il dato è preoccupante: nel 2024 in Liguria si sono verificati 800 episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari.
Numeri allarmanti che sono il frutto di uno studio dell’Osservatorio ministeriale e diffuso nel corso della Giornata contro la violenza ai danni di infermieri e medici. Un’occasione che rappresenta un momento di riflessione su una realtà preoccupante che, purtroppo, continua a crescere.
I numeri delle aggressioni subite durante il servizio sono probabilmente sottostimati, visto che molti operatori sanitari non denunciano immediatamente gli episodi di violenza o addirittura non li denunciano affatto. Ma c’è un altro dato particolarmente preoccupante della fotografia scattata dall’Osservatorio ministeriale, riguarda il genere delle vittime: la maggior parte degli operatori aggrediti sono donne.
Inoltre, c’è una crescente frequenza di episodi ripetuti, con alcune vittime, come infermieri e operatori socio-sanitari, che subiscono violenze anche 10-11 volte in un anno. “Fenomeni - dicono preoccupati i sindacati della funzione pubblica - che hanno effetti devastanti, sia sul piano fisico che mentale, creando uno stress significativo tra il personale sanitario".
A livello legislativo però qualcosa si muove: sono stati introdotti nuovi provvedimenti per cercare di contrastare questa situazione. Le modifiche alla legge 137 e 171 del 2024 hanno inasprito le pene per chi commette violenza verso gli operatori sanitari, con pene che vanno da 2 a 5 anni per lesioni personali e fino a 16 anni per lesioni gravissime. La legge ha anche previsto l’arresto in flagranza per chi commette violenza, una novità che ha reso più efficace la risposta alle aggressioni.