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Attualità | 11 marzo 2025, 13:17

La tutela del paesaggio prevale sull’eolico, il Consiglio di Stato boccia un progetto in Toscana

Un precedente importante che potrebbe avere ripercussioni anche per i due impianti previsti in provincia

Foto Christian Flammia

Foto Christian Flammia

La tutela del paesaggio prevale sull’eolico e con una sentenza dello scorso 5 marzo, il Consiglio di Stato ha bocciato definitivamente il progetto di un impianto sul Monte Amiata, nel Comune di Roccalbegna, in provincia di Grosseto.

Un precedente importante per i Comuni e le associazioni impegnati a difendere il proprio territorio da opere così imponenti. In provincia di Imperia sono due i progetti al vaglio. Il primo denominato “Imperia Monti Moro e Guardiabella”, dovrebbe sorgere nelle Valli Arroscia, Impero, Argentina, Prino e San Lorenzo. Il secondo impianto, "Monte Chiappa", si estenderebbe nei comuni di San Bartolomeo al MareVilla Faraldi e Andora.

Il Consiglio ha accolto due ricorsi, il primo di Italia Nostra e cinque residenti, il secondo dell’amministrazione locale e dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Grossetana. I ricorsi  avevano impugnato il via libera concesso dalla Regione Toscana, scagliandosi contro l’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera. 

Nella sentenza il Consiglio rimarca come l'impatto visivo sia tra i più rilevanti nella realizzazione di un parco eolico e come il paesaggio sia un elemento di primaria importanza non solo all'interno dello stretto perimetro in cui sorgono le pale: “il paesaggio, quale bene potenzialmente pregiudicato dalla realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale, si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella riveniente dalla sua semplice perimetrazione fisica consentita dalle indicazioni contenute nel decreto di vincolo”. “La normativa in favore delle energie rinnovabili – prosegue la sentenza non può annullare la tutela del paesaggio”, componente essenziale dell’ambiente e così tutelato dall'articolo 9 della Costituzione.

Non solo, secondo i giudici, i soggetti proponenti sono tenuti a effettuare un'analisi del territorio "attraverso una attenta e puntuale ricognizione e indagine degli elementi caratterizzanti e qualificanti il paesaggio, effettuata alle diverse scale di studio (vasta, intermedia e di dettaglio) in relazione al territorio interessato alle opere e al tipo di installazione prevista. Le analisi debbono non solo definire l’area di visibilità dell’impianto, ma anche il modo in cui l’impianto viene percepito all’interno del bacino visivo”.

Sara Balestra

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