La battaglia per salvare la vita di una mamma cinghiala e dei suoi cinque cuccioli, nati da pochi giorni in un cespuglio lungo l’argine del torrente Caramagna, continua a tenere alta l’attenzione delle associazioni ambientaliste e della comunità locale. L’allarme è stato lanciato dall'attivista Vittorio Chisci che ha mobilitato i volontari per impedire che l'animale e i suoi piccoli vengano abbattuti, come previsto dalle operazioni di vigilanza regionale.
Secondo le informazioni condivise da Chisci sui social, la vigilanza regionale avrebbe programmato, per la giornata di domani, l'eliminazione della mamma cinghiala e dei suoi cuccioli. L’operazione dovrebbe avvenire con l'ausilio di cacciatori e cani. Preoccupato per la sorte degli animali, Vittorio Chisci ha lanciato un appello ai cittadini di intervenire, suggerendo di fermarsi all’incrocio di via Moltedo e via San Bartolomeo, un’area cruciale per monitorare l’avanzamento dell’operazione e possibilmente fermarla.
“Sono venuto a sapere che domani è previsto l'abbattimento di mamma cinghiala e cuccioli, sempre da parte della vigilanza regionale. Vi invito a passare e magari fermarvi all’incrocio via Moltedo/via San Bartolomeo. Passate parola”, ha scritto nel suo post sui social.
La situazione ha suscitato un ampio dibattito online, dove diversi utenti si stanno confrontando sulla legittimità di simili operazioni, in particolare considerando la vicinanza delle abitazioni. Se da un lato alcuni sostengono la necessità di intervenire per motivi di sicurezza pubblica, visto che i cinghiali possono rappresentare un pericolo per le persone e i veicoli, dall’altro lato cresce il malcontento di chi chiede alternative più rispettose della fauna locale, come il ricollocamento degli animali in un altro habitat sicuro.
Le organizzazioni ambientaliste sono da tempo in prima linea contro le pratiche di abbattimento degli animali selvatici, proponendo soluzioni meno cruente e più rispettose della vita animale. Secondo queste associazioni, sarebbe possibile gestire la crescente popolazione di cinghiali in modo sostenibile, evitando la distruzione delle famiglie di questi animali.