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Attualità | 24 febbraio 2025, 18:25

Rifiuti indifferenziati, nell’Imperiese oltre 50 mila tonnellate all’anno e costi in aumento

La gestione dei rifiuti è affidata alla segreteria dell’Area Omogenea Imperiese del Comitato d’Ambito Regionale Rifiuti, coordinata dal dirigente Michele Russo

Rifiuti indifferenziati, nell’Imperiese oltre 50 mila tonnellate all’anno e costi in aumento

L’Imperiese produce ogni anno oltre 50 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, per la precisione 50.825 tonnellate. Questo dato ufficiale emerge dai documenti della Provincia relativi al bilancio di previsione. Una quantità che comporta costi elevati per lo smaltimento, stimati intorno ai sei milioni e mezzo di euro, cifra che sale a quasi otto milioni con l’applicazione dell’IVA al 22% decisa dal governo come incentivo alla riduzione dei rifiuti. 

La gestione dei rifiuti è affidata alla segreteria dell’Area Omogenea Imperiese del Comitato d’Ambito Regionale Rifiuti, coordinata dal dirigente Michele Russo. Per il 2025, la struttura avrà bisogno di un finanziamento di 370 mila euro, che verranno suddivisi tra i 66 comuni della provincia in base alla loro quota di produzione di rifiuti. 

I dati mostrano che, nonostante qualche miglioramento nella raccolta differenziata, molte città dell’area sono ancora lontane dagli obiettivi prefissati. Il comprensorio Intemelio, ad esempio, registra livelli di indifferenziata ancora elevati, con Ventimiglia che supera Imperia per quantità prodotta. Anche Vallecrosia e Bordighera presentano dati preoccupanti. 

Guardando ai numeri, Sanremo si conferma la città con il maggior numero di rifiuti indifferenziati prodotti, con 13.368 tonnellate all’anno. Seguono Ventimiglia con 8.435 tonnellate, Imperia con 6.745, Vallecrosia con 3.172, Taggia con 2.916, Diano Marina con 2.437 e Bordighera con 1.940. 

Nonostante i miglioramenti nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti indifferenziati resta una questione centrale per l’Imperiese. L’auspicio è che con l’entrata in funzione del biodigestore e una maggiore sensibilizzazione della popolazione, si possano raggiungere risultati più significativi nella riduzione della spazzatura non differenziata e nei costi di gestione.

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