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Cronaca | 21 febbraio 2025, 15:55

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del fine settimana a cura di Stefano Sciandra

"Ma che sapore ha una giornata uggiosa". Il celebre Album del 1980 di Battisti fotografa il quadro climatico

Un occhio al cielo. Le previsioni meteo del fine settimana a cura di Stefano Sciandra

L'orso russo si è rivelato un orsetto lavatore. Come previsto "il grande gelo" ha pienamente rispettato la previsione fatta lunedì dove lo avevo definito "risibile" per quanto concerneva soprattutto la nostra provincia. 

Tra l'altro stiamo parlando di 48 ore scarse con termiche che sono scese per un lasso di tempo limitato soprattutto in pianura padana, lungo la fascia adriatica, escludendo totalmente il versante tirrenico per non parlare delle isole maggiori. Da noi, come avevo indicato, anche nella giornata di mercoledì che è stata, per modo di dire la più fredda, le massime hanno comunque toccato la doppia cifra costiera. Unica nota magari una percezione di freddo superiore dovuta sempre a quelle condizioni che avevamo illustrato, ovvero un contesto di un paio di giornate uggiose, prive di precipitazioni. Nel pomeriggio di mercoledì, giusto per proteggere i muscoli, ho aggiunto un paio di gambali durante l'allenamento di corsa agonistica ed è stata l'unica volta in tutto questo non inverno. Giova ricordare, tra l'altro, che  i cieli grigi di martedì e mercoledì sono stati tali solo in basso. Mercoledì, al di sopra dei 2000 metri, risultavano tersi e puliti.

Contestualmente vi è stata la solita inversione termica determinata dalla presenza di aria più mite sopra quella quota in contrasto con quella decisamente più fredda al di sotto. Ne è scaturito un valore termico inferiore al di sotto, con un recupero della colonnina di mercurio man mano che si saliva. Dopo questo episodio del tutto trascurabile, come avrete potuto voi tutti rilevare, i termometri hanno virato verso una chiara ripresa. Esaurito l'afflusso di aria fredda da est, arrivano in sostituzioni correnti più miti e umide di matrice mediterranea. Una situazione che andrà nuovamente a produrre un quadro che proporrà i consueti scenari da "schifio" orfani di precipitazioni vere e proprie, almeno nell'immediato, ma foriere di possibili pioviggini o piovaschi. Un'ulteriore conferma di come lo Stivale, di fatto, sia diventato territorio perennemente dominato dell'anticiclone, basti pensare che anche nei prossimi giorni la discesa di aria fredda proseguirà ad est investendo la Turchia, con nevicate fino al piano e addirittura con fenomeni che trasleranno verso il Medio Oriente. 

PREVISIONE - Alta pressione, ricordo sempre, non significa giornate soleggiate. Lo "schifio" proseguirà anche nel fine settimana con cieli coperti, tassi di umidità nuovamente elevati a seguito dello scirocco e del libeccio e possibili piovaschi. In ogni caso la situazione resterà dinamica con possibili/probabili episodi perturbati ovviamente nel consueto contesto non freddo anche perché ormai si viaggia verso la svolta primaverile anche se la solita modellistica cerca di scovare nuove irruzioni fredde entro i primi giorni di marzo. Domani nella nostra provincia copertura nuvolosa estesa con qualche possibile pioviggine/debole precipitazione nell'arco della giornata. Ventilazione tra brezza leggera e vento moderato da nord in probabile rotazione a sud ovest da lunedì.

La situazione domani intorno all'ora di pranzo secondo il modello americano GFS. Qualche nota di instabilità più marcata su centro levante della regione, ma possibili pioviggini anche a Ponente

EVOLUZIONE - Per quanto concerne la prossima settimana torneremo sulla situazione nel bollettino di lunedì sera. L'imponente afflusso di aria mite umida di provenienza Atlantica andrà a innescare diverse perturbazioni e un notevole carico piovoso per la nostra Penisola. Ovviamente la neve si vedrà solamente a quote medio/elevate sulle Alpi mentre l'Appennino resterà praticamente a secco. Le aree da monitorare con maggior attenzione saranno quelle collocate a nord-est, ovvero le regioni poste sopravvento con la Liguria centro orientale favorita, al pari della Toscana, dell'Umbria e del Lazio. Questo naturalmente a grandi linee in attesa di valutare gli aggiornamenti modellistici.

LA NUOVA NORMALITÀ "IL CAMBIAMENTO CLIMATICO VISTO DA FOTO DA QUOTA 4000 - Nell'augurare a tutti i nostri lettori un buon fine settimana ricordo l'appuntamento di questa sera, ore 20.30, all'Oratorio dell'Assunta a Costa d'Oneglia, con la conferenza organizzata dal locale Circolo Anspi della presidente Silvia Mameli. Un'occasione per valutare quanto sta accadendo, attraverso il racconto delle esperienze che ho vissuto in 13 anni d'alta quota. Vi aspetto

Stefano Sciandra

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