Imperia è tra le province italiane più colpite dalla desertificazione bancaria. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 31 dicembre 2024 dalla Banca d’Italia e dall’Istat.
In Liguria 119 mila persone risiedono in comuni in cui non esiste uno sportello bancario e 106 mila in comuni che ne hanno uno solo. Un dato che coinvolge anche le imprese, sono 7600 quelle che hanno sede in comuni senza sportelli e 8200 quelle che hanno sede in comuni che ne hanno uno solo.
Dal 2015 a fine 2024 quasi la metà del territorio ligure è stata colpita dalla desertificazione bancaria: la superficie dei comuni senza sportelli bancari è infatti pari al 46 per cento della superficie totale della regione. Ben il 31 per cento dei comuni è senza sportelli dal 2015.
Un dato allarmante, soprattutto considerato che solo il 61 per cento dei liguri utilizza l’internet banking: in regione sono disponibili 37 sportelli ogni 100 mila abitanti, un dato nettamente inferiore rispetto ai 63 della provincia autonoma di Trento, ma comune sopra la media nazionale che si attesta a 34.
“Le regioni più colpite sono state Valle d’Aosta (- 7,5%), Umbria (- 4,3%) e Sardegna (- 3,9%). Decisamente meno pesante il conto per Emilia-Romagna (- 0,9%), Calabria (- 0,6%) e Liguria, dove il saldo tra aperture e chiusure è risultato invariato”, sottolineano nel report.
Imperia è la novantaduesima provincia a livello nazionale per la desertificazione assoluta, in Liguria segue Savona (87°), Genova (54°) e infine La Spezia (43°).